Si è svolto stamattina il direttivo regionale della Uila-Uil. Al centro dell’attenzione, la questione inerente la futura Agenzia forestale. “E’ tempo – ha sottolineato il segretario regionale Uila Stefano Tedeschi – di passare alle parole ai fatti. La Regione deve fare chiarezza in merito a questioni fondamentali, su tutte la copertura economica necessaria per sostenere il passaggio dalle Comunità montane all’Agenzia, promessa dall’Assessorato ma ancora da quantificare. Al contempo, bisogna prevedere la stabilizzazione dei 36 lavoratori precari presenti tra il Perugino e il Subasio”. I lavoratori presenti al direttivo hanno affermato come “le Comunità montane non sono mai state enti inutili”. Se, d’altronde, l’Umbria è considerata tra le regioni a maggiore rischio idrogeologico e, ciò nonostante, non accusa particolari problemi, è anche per merito dell’impegno profuso dagli operai delle diverse Comunità montane, che gestiscono la tutela del territorio svolgendo una preziosa – ma poco “visibile” – attività di prevenzione. “Inoltre – sempre Tedeschi – chiediamo che sia fatta luce sulla situazione degli ottanta lavoratori della società Umbra Natura e degli oltre venti della Umbra Flor, entrambe “in orbita” dell’Agenzia forestale. E rimaniamo in attesa di notizie riguardo il futuro dei Consorzi di bonifica”.

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