Barbara Isidori

Il comunicato stampa diramato dalla Sirio nella serata di ieri recitava che atlete e società avrebbero fatto fronte comune per uscire dalla crisi in cui versava la squadra di pallavolo femminile. Un fronte comune così unito che alcune atlete hanno già lasciato la compagine perugina. Si tratta della Popovic che approderà in Sud Corea, la Rykhliuk partita per la Turchia e la Fateeva diretta in Polonia. Evidentemente il loro procuratore, nonché direttore sportivo della Sirio, Bojan Simurina ha saputo trovare una collocazione veloce e soddisfacente per le ragazze. La stessa cosa che evidentemente farà anche con le due ragazze straniere ancora rimaste, Lukovic e Krivets.


Una squadra ridotta all’osso. Ci sarà da capire quello che succederà quindi nelle prossime e bollenti ore. Oggi intanto il presidente Orabona avrà un nuovo confronto con le giocatrici rimaste ma soprattutto dovrà pagare loro gli stipendi arretrati. Un nodo cruciale per il futuro della Despar Sirio. Se il presidente onorerà le pendenza le ragazze evidentemente potrebbero decidere di restare altrimenti addio a Perugia. Insomma la situazione è espolosiva per la pallavolo femminile. Tanto più che sembra ci sia stata una battuta d’arresto per la vendita della società nelle mani di Stav Jacobi. Il magnate svizzero sembra abbia qualche perplessità sull’acquisto della Sirio. Oggi comunque dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, un summit tra l’attuale presidente e i dirigenti e alcuni componenti dello staff di Jacobi che invece non potrà essere fisicamente presente. Insomma poche ore per decidere quale sarà il futuro della gloriosa società di Pian di Massiano. Una realtà importantissima per il panorama sportivo umbro che aveva saputo farsi valere in Italia e nel mondo vincendo riconoscimenti importantissimi e che adesso rischia di andare completamente alla deriva.
 

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