PERUGIA - E' piuttosto scosso e preoccupato Serse Cosmi dopo la rapina subita la scorsa notte nella sua villa a Brufa di Torgiano, comune nei pressi di Perugia. Il tecnico, attualmente senza panchina, questa mattina si e'' recato alla questura del capoluogo umbro per formalizzare la denuncia, rimanendo a lungo negli uffici della polizia. Ha preferito poi non rilasciare dichiarazioni su quanto successo. Sulla rapina proseguono intanto le indagini della squadra mobile che mantiene il massimo riserbo sulla vicenda. I malviventi - quattro o cinque - sono entrati nell''abitazione poco dopo l''una della scorsa notte dopo avere forzato una porta-finestra. Cosmi, la moglie e la figlia ventunenne (un altro figlio era invece assente in quel momento) stavano dormendo e sono stati svegliati dai rumori. Si sono quindi trovati di fronte i malviventi con il volto coperto e uno armato di pistola. Sembra che l''allenatore sia stato spintonato e minacciato con l''arma che gli sarebbe stata puntata contro. Nessuno e'' comunque rimasto ferito o ha riportato contusioni. I rapinatori si sono fatti cosi'' consegnare qualche centinaio di euro in contanti, due orologi e alcuni gioielli. Hanno poi chiuso la famiglia in uno stanzino, senza tuttavia legarli. Sono poi fuggiti e a quel punto Cosmi si e'' liberato e ha dato l''allarme. Il tecnico, 53 anni ancora da compiere, e'' originario di Ponte San Giovanni, alle porte di Perugia. Dopo una lunga esperienza nelle categorie minori, in particolare in C, ha raggiunto la serie A nel 2000 guidando la societa'' biancorossa allora della famiglia Gaucci e portandola fino in Coppa Uefa attraverso l''Intertoto. Cosmi ha poi allenato anche Genoa, Udinese, Brescia e Livorno.
 

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