Torna la vicenda Merloni nel consiglio comunale di Gualdo
E’ bene che anche il Consiglio comunale di Gualdo Tadino si occupi degli ultimi sviluppi della vicenda Merloni. Dopo la scadenza dell’ultimo bando internazionale, alle notizie che si sono rincorse negli organi di informazione relative alla sussistenza di almeno due manifestazioni di interesse, non vi sono state conferme ufficiali o smentite di sorta da parte dei Commissari di governo, nulla è dato sapere sulla concretezza e la validità di queste proposte e la vicenda sembra essere avvolta in una cortina fumogena che produce ulteriori ansie ed incertezze tra le lavoratrici e i lavoratori, alla vigilia della scadenza dei benefici della Legge Marzano e del regime di cassa integrazione.
E’ perciò nostra intenzione presentare una proposta di ordine del giorno da sottoporre alla valutazione dei consiglieri comunali nella prossima e più ravvicinata seduta prevista entro la fine di gennaio.
Riteniamo che anche dalla nostra Città, innanzitutto, si solleciti un’immediata e doverosa convocazione del Tavolo regionale o interregionale sulla Merloni, questa volta, considerata la rilevanza economica e sociale della vertenza, anche alla presenza del Ministro dello sviluppo economico Paolo Romani e dei Commissari di governo, per verificare la sussistenza, la fondatezza, la concretezza e la validità delle manifestazioni di interesse e delle relative proposte industriali di cui si è avuto notizia e per conoscere nel dettaglio le eventuali garanzie relative alla prosecuzione delle attività produttive nello stabilimento umbro di Colle di Nocera Umbra ed alla salvaguardia dei livelli occupazionali.
Riteniamo altrettanto necessario che anche il consiglio comunale di Gualdo richiami il Governo e il Ministero dello sviluppo economico alle loro più proprie ed ineludibili responsabilità in materia di politica industriale sollecitandoli ad intervenire direttamente ed attivamente, affiancando ma non esaurendo l’azione di verifica e di valutazione tecnica spettante ai Commissari, mettendo in campo ogni iniziativa utile e necessaria a concretizzare le manifestazioni di interesse e a facilitare gli investimenti per la salvaguardia ed il rilancio del patrimonio industriale dell’Antonio Merloni, senza lasciare indietro nulla di intentato.
A questo fine, è utile oltre che doveroso pretendere che il Governo della Repubblica e il Ministero dello sviluppo economico si preoccupino in questa fase decisiva di mettere in campo un complesso di misure di politica industriale attiva, incentivante ed integrata necessario a costruire le condizioni di maggiore attrattività dell’azienda per gli eventuali investitori con particolare attenzione e riferimento ad interventi mirati alla riorganizzazione industriale, all’approvvigionamento energetico, alla sostenibilità sociale ed occupazionale, alle esigenze di natura fiscale, alla programmazione e al ripristino delle opere infrastrutturali, all’innovazione di processo e di prodotto, alla ricerca, all’innovazione e alla formazione.
Su questi tre punti chiederemo che si pronuncino i consiglieri comunali, allineandosi con le già varie ma ad oggi ancora inascoltate sollecitazioni delle Istituzioni pubbliche e dei rappresentanti dei lavoratori. Più siamo, da questo punto di vista, e meglio è.
Per il resto, anziché cercare una fidanzata credibile a Berlusconi, frugare tra le tette e i culetti delle veline da salotto per nascondere le prove ed improvvisarsi tutti delle voci bianche nel coro di azzeccagarbugli diretto da Ghedini, è bene che il governo ed i suoi ministri, finchè ci sono, si occupino e si preoccupino della Merloni e della sorte di duemilaottocento padri e madri di famiglia e di milleduecento figli disgraziati di questo Paese e di questo tempo irragionevoli, barbari e decadenti.
Il Capogruppo
PRC – la sinistra per Gualdo

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