PERUGIA - Dopo la grande sbornia per il fotovoltaico in Umbria - incremento nell'anno passato del 50 per cento degli impianti in più - ora sembra arrivato il momento del risveglio. La Regione ha annunciato che gli incentivi per il 2011 - Enele e Stato - si dimezzeranno e quindi la spesa per gli imprenditori crescerà. Ora anche il movimento Perugia Civica avanza qualche critica ai troppi pannelli solari che urbano pezzi di Umbria impoverendo le contivazioni biologiche e non solo.

"L'istat ci consegna uno scenario ortofrutticolo Umbro desolante - scrivono i civici - con produzioni ampiamente al di sotto del fabbisogno regionale, penalizzando anche lo sviluppo di un commercio di qualità basato sulla filiera corta. Appare quindi insostenibile continuare ad utilizzare il comparto agricolo per coltivare pannelli solari e/o biomasse: si torni a produrre pomodori, fave, fagioli, zucchine puntando alla costruzione di un futuro dell'agricoltura umbra anche potenziando le coltivazioni biologiche a km zero, non ascoltando le sirene estemporanee dei sussidi di stato per la produzione di energia da fonti rinnovabili".

Il fotovoltaico non è pagato solo dagli imprenditori che si fanno belli con la green economy ma da tutte le famiglie umbre che versano un obolo per gli incentivi pagando diversi euro nascosti in bolletta.

bnc

Condividi