Referendum Mirafiori/ Cgil Umbria: "No autoritarismo nelle relazioni sindacali"
La CGIL dell’Umbria e tutte le sue strutture, ringraziano Rsu, lavoratrici e lavoratori della Fiat di Mirafiori che con coraggio hanno fatto valere con il loro voto le proprie ragioni e il punto di vista della CGIL e hanno condotto una battaglia di libertà che ha valore per tutto il Paese.
Una battaglia di libertà contro l’autoritarismo di Marchionne, dell’azienda Fiat e di tutti coloro, e non sono pochi, che hanno condiviso tale impostazione del tutto regressiva rispetto ai valori costituzionali che caratterizzano l’identità dell’Italia.
L’esito del referendum dimostra chiaramente che con l’autoritarismo non si risolvono i problemi relativi alle relazioni sindacali ed industriali e che il consenso è necessario per affrontare le sfide della globalizzazione.
Per questo il direttivo nazionale della CGIL sabato scorso ha deciso di porre con forza e con decisione a tutte le forze del Paese il tema fondamentale delle regole su cui articolare la rappresentanza della democrazia.
Nella consapevolezza, che devono acquisire anche tutte le forze politiche, che la democrazia sindacale è una parte fondamentale della stessa democrazia del Paese.
I lavoratori devono essere liberi di scegliere di chi farsi rappresentare con regole chiare e condivise.
Inoltre, sin dai prossimi giorni la CGIL nazionale e la CGIL dell’Umbria sono impegnate a sostenere la giusta lotta dello sciopero dei metalmeccanici che si svolgerà il 28 gennaio con una manifestazione regionale a Perugia.
L’altro punto della nostra iniziativa, come annunciato nella conferenza stampa di inizio anno è quello delle marce per il lavoro nella consapevolezza che per aprire una nuova fase di sviluppo nella nostra regione, e per reagire alla crisi occorre coniugare lavoro e diritti.
Con questa impostazione la CGIL dell’Umbria continuerà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane la sua iniziativa coniugando le proposte con un intesa fase di mobilitazione, nella consapevolezza che è possibile uscire dalla crisi potenziando la rete dei diritti e delle tutele e puntando ad una nuova qualità dello sviluppo della nostra regione attraverso un Piano straordinario per il lavoro e per l’occupazione.
Mario Bravi
Segretario Generale CGIL Umbria

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