L’azienda ha fatto vedere da subito i muscoli, aprendo la procedura per il licenziamento di 39 dipendenti senza avviare alcuna preventiva trattativa. La lettera, con la quale l’azienda ha comunicato nei giorni scorsi tale improvvisa decisione, deve essere considerata subdola anche per le divisioni interne che potrebbero sorgere e il possibile isolamento del reparto coinvolto rispetto agli altri. In questa azienda storica di Perugia i lavoratori hanno sempre lottato insieme per mantenere il proprio lavoro e così continueremo a fare. Non si dovrà calpestare alcun diritto: nessuno deve dimenticare che i lavoratori prima di tutto sono persone. Lo sciopero di oggi è in vista dell’incontro di domani con la proprietà, in tale occasione (in contemporanea con l’assemblea dei lavoratori) potremo capire le reali intenzioni dell’azienda e quale sarà il futuro delle persone coinvolte. L’appuntamento di domani dovrà essere un terreno serio di confronto, nel quale si auspica che l’azienda faccia un passo indietro rispetto al licenziamento e sappia proporre un concreto piano di impresa da condividere con le parti sociali e i lavoratori stessi.

 

Francesco Bonini
Segretario generale regionale Fistel Cisl Umbria

 

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