CITTA' DELLA PIEVE - Rifondazione comunista di Città della Pieve sostiene convintamente lo sciopero generale indetto dalla Fiom per il 28 gennaio prossimo. Condividiamo in pieno le ragioni dello sciopero e la piattaforma rivendicativa. L’accordo di Mirafiori rappresenta un attacco generale e senza precedenti alla Costituzione e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, un disegno eversivo e sfrontato di governo e Confindustria sostenuto da sigle sindacali complici e minoritarie. Con questo accordo si chiude il cerchio di Pomigliano: non solo si impongono condizioni di lavoro regressive, ma vengono cancellati sia il contratto nazionale di lavoro, sia la stessa possibilità di avere una rappresentanza sindacale delegata. Gli unici sindacati ammessi saranno quelli firmatari dell'accordo e le rappresentanze non verranno più votate dai lavoratori, ma verranno nominate dai sindacati firmatari, una sorta di fiduciari interni. Il tutto viene proposto ai lavoratori attraverso un referendum di facciata che cela un ricatto inammissibile: o il lavoro o i diritti, ebbene noi crediamo che l’uno non sia scindibile dagli altri e questo grazie ad anni di lotte e di rivendicazioni sindacali che hanno segnato la storia del nostro Paese e che oggi la Fiat cerca di cancellare stralciando il contratto nazionale dei lavoratori, all’insegna di una flessibilità del lavoro senza limiti.
Rifondazione comunista di Città della Pieve si mobiliterà in tutte le sedi per la piena riuscita dello sciopero e propone alle forze sociali e politiche della sinistra di costruire insieme un movimento largo che si ponga l’obiettivo di favorire il massimo della partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori umbri ad una mobilitazione fondamentale per la difesa dell’intero mondo del lavoro, della democrazia, dei diritti, della Costituzione. 

Carlotta Fattorini
Segretaria del circolo di Rifondazione Comunista di Città della Pieve 

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