SAN GIUSTINO - Rifondazione comunista di San Giustino sostiene lo sciopero generale indetto dalla Fiom per il 28 gennaio prossimo. Ne condividiamo in pieno le ragioni. L’accordo di Mirafiori non riguarda infatti soltanto le lavoratrici e i lavoratori Fiat: se in nome del profitto vengono cancellati sia il contratto nazionale di lavoro, sia la stessa possibilità di avere una rappresentanza sindacale eletta e delegata, non si capisce perché questa modalità di accordo non potrebbe valere in tutte le realtà produttive, comprese quelle del nostro territorio. L'accordo di Mirafiori impedisce di fatto la democrazia sindacale, è contro la Costituzione, contro le leggi. C'è solo un precedente in Italia con le stesse caratteristiche: il 2 ottobre 1925, quando Mussolini, i sindacati amici e Confindustria firmarono l'abolizione dell'elezione delle rappresentanze dei lavoratori, sostituite quest'ultime da fiduciari interni nominati da sigle sindacali complici e minoritarie. Non è mai successo nella storia repubblicana, dal 1945 ad oggi, che le le lavoratrici e i lavoratori non potessero più scegliere i propri rappresentanti tramite libere e democratiche elezioni. Inoltre il referendum sull'accordo sul quale verranno chiamati al voto i lavoratori Fiat è un referendum fantoccio per abolire le elezioni delle rappresentanze sotto il ricatto di perdere il posto di lavoro.
Rifondazione comunista di San Giustino propone alle forze sociali e politiche democratiche del territorio di costruire insieme un movimento contro questo disegno reazionario di governo, Confindustria e sindacati complici e presenterà un ordine del giorno in Consiglio Comunale a sostegno dello sciopero della Fiom, una mobilitazione fondamentale per la difesa dell’intero mondo del lavoro, della democrazia, dei diritti, della Costituzione.


Fernando Gragnoli
Segretario Prc San Giustino
 

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