La CGIL che vogliamo X/ Marossi:"Non si compra la dignità dei lavoratori!"
Barbara Isidori-“Dobbiamo porre una grande attenzione ai termini che circolano intorno al mondo del lavoro. Anche per la loro volubilità. Io faccio il metalmeccanico e la mia compagna lavora in un negozio. La Confcommercio parla di premi produttività e flessibilità. Ci siamo realmente chiesti cosa significhino? Lavorare negli orari più disparati, sabato domenica, cambiare sede di lavoro, legare il proprio salario mensile all’andamento delle vendite. Siamo sicuri che in questo modo il lavoratore non perda la sua dignità? Io credo fermamente di si. Per quanto attiene alla questione FIAT non interessa se nel referendum vincerà il si o il no. Io come lavoratore metalmeccanico non vendo la stima che ho di me stesso. Lo sciopero del 28 dovrebbe essere come una grande vertenza sindacale orizzontale che interessi davvero tutti. Tutti dovrebbero sentire lo sciopero come proprio e cercare di dare il massimo sostegno a quello che sta facendo la FIOM. E anche la CGIL dovrebbe cercare di difendere con maggiore unità il rispetto per i lavoratori”.

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