Barbara Isidori- “Pensavamo di averle viste tutte e invece al fine, purtroppo, non c’è mai fine. La CGIL deve essere contro la dittatura imprenditoriale rappresentata da Marchionne. E’inutile nascondere che all’interno della CGIL ci sono state delle divisioni ma adesso dobbiamo essere uniti. Il Governo sta sferrando il suo attacco finale alla nostra organizzazione e se si andrà al si nel referendum sulla questione Mirafiori l’idea del sindacato sarà finita completamente. Solo la FIOM è stata capace di dire no a questo plebiscito fascista. Assolutamente illegittimo. La CGIL deve essere compatta nel dire no ed esprimere al riguardo il suo massimo dissenso. Sarebbe la resa dei sindacati davanti all’attacco dei padroni. Se qualcuno, come CISL e UIL, penserà che sia giusta la firma tecnica avremo davvero sbagliato tutto. Io il 28 gennaio sto con la FIOM e farò lo sciopero generale. O facciamo tutti così o anche per noi, i più combattivi della CGIL, sarà tutto finito. Alziamo la voce a difesa di chi ne ha davvero bisogno”.

Condividi