di Antonio Torrelli - Perugia - Anche lei tra i presenti all'ssemblea regionale nella sede di via Bellocchio. "La storia della Cgil parla chiaro -afferma Jaqueline Orilio-, il movimento operaio non deve mai arrenderso alle imposizioni e rinunciare ai propri diritti. Mirafiori -prosegue la lavoratrice- è solo la punta dell'iceberg rispetto al pericolo che il modello Marchionne possa diventare il modello unico per l'industria italiana".  Per questo "tutta la Cgil -sostiene Orilio- ha il dovere di sostenere la Fiom al referendum e per lo scipero generale del 28 gennaio".

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