Cremaschi (Fiom): “A Mirafiori non è referendum democratico”
«Marchionne se le canta e se le suona». Intervenuto stamane a Radio Città Futura, Giorgio Cremaschi, presidente del Comitato centrale della Fiom, commenta così le dichiarazioni di ieri dell'amministratore delegato della Fiat: 'niente investimenti a Mirafiori se al referendum vinceranno i si«. »Niente di nuovo sotto il sole -dice Cremaschi- Marchionne così dimostra solo che non si tratta di un referendum ma di un plebiscito autoritario in cui si chiede ai lavoratori: vuoi essere licenziato oppure no? Per noi questo referendum non esiste -continua il sindacalista- continueremo a contrastare l'accordo qualsiasi sia il suo risultato, perchè quello che avviene in queste condizioni non è un referendum democratico«. »Inoltre -conclude Cremaschi- non si può sottoporre a referendum la rinuncia a diritti costituzionali fondamentali e alle libertà sindacali. È come i plebisciti del fascismo in cui si chiedeva ai cittadini se volevano rinunciare o no alle elezioni«. (Rem/Gs/Adnkronos)

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