LA FIOM UMBRA - SCIOPERO GENERALE, SE NON ORA, QUANDO?
di Rossano Rubicondi
Il comitato centale della FIOM ha dichiarato lo sciopero generale di categoria per il prossimo 28 gennaio.
Uno sciopero sacrosanto, necessario, indispensabile per contrastare l’attacco che FIAT sta portando ai diritti dei lavoratori.
Il ministro Sacconi, giustamente, ha dichiarato che si tratta di un accordo che “farà scuola”! Si, perche domani, quante altre imprese si sentiranno autorizzate ad imitare la più grande azienda Italiana? Quanti altri imprenditori proveranno a scimmiottare Marchionne che, santificato al Meeting di Comunione e Liberazione, e’ ormai considerato il vate della modernità.
Una modernità da “tempi moderni” di “Chaplin dove il lavoratore viene spogliato dei propri diritti e della propria personalità.
Il “giochino” è semplice.
Il contratto Nazionale e la contrattazione integrativa nel corso degli anni hanno migliorato il salario dei lavoratori, umanizzato i turni e le pause mensa, migliorato l’ambiente di lavoro per ridurre gli infortuni, regolamentato le relazioni sindacali? Bene, approfittando della crisi, la modernità di Marchionne consiste nel dichiarare tutte queste cose vecchie e dannose allo sviluppo del paese e quindi si AZZERA TUTTO costituendo una nuova azienda (newco). Si elimina il CCNL e se ne fa uno specifico di compagnia, si azzera la contrattazione integrativa, si “innovano” le qualifiche e cosa ancora più grave la riassunzione dei lavoratori dalla vecchia alla nuova azienda non avverrà collettivamente come previsto dalle leggi, ma individualmente. Per la serie, vuoi lavorare? Queste sono le condizioni o accetti o sei disoccupato!
E non finisce qui! Nella nuova azienda avranno diritto di rappresentanza solo i sindacati che hanno firmato l’accordo, quei sindacati considerati “riformisti” dallo stesso Sacconi. Vuol dire che se domani qualche lavoratore si vorrà iscrivere alla FIOM, lo potrà fare, ma non potrà essere rappresentato!
Per poi far sembrare tutto più democratico si farà un referendum voluto dal padrone in cui si chiederà ai lavoratori di scegliere se accettare queste condizioni o se preferiscono restare disoccupati! Un referendum illegittimo.
E’ il più grave attacco portato ai diritti dei lavoratori dal dopoguerra ad oggi, che ha una portata che va ben oltre le prerogative della categoria dei metalmeccanici.
Ha una valenza GENERALE, perché l’accordo di Natale mette in serio pericolo la Democrazia, la Costituzione, il Contratto Nazionale e lo statuto dei lavoratori, quindi serve uno SCIOPERO GENERALE di tutti i settori che riunifichi le lotte degli studenti, dei dipendenti del pubblico impiego, dei Comuni strangolati dai tagli della finanziaria.
Se non ora, quando? Se non si risponde adesso la CGIL rischia di essere travolta dagli eventi a causa del suo indecisionismo, non bastano più le pur grandi manifestazioni o le annunciate marce per il lavoro serve qualcosa di più e sindacalmente questo si traduce solo in uno SCIOPERO GENERALE!

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