Nei giorni scorsi si è siglata un’intesa fra Regione e Parti Sociali per prorogare la CIG e mobilità in deroga per l’anno 2011 sulla base anche delle risorse residue del 2010 e in attesa di un accordo nazionale fra Stato e Regioni che garantisca le risorse necessarie per la copertura economica per l’intero anno 2011.

Questo permetterà di garantire un sostegno al reddito agli oltre 10 mila 7cento lavoratori, ad oggi, interessati e, con ciò, limitare il rischio di ulteriori e gravi perdite di posti di lavoro.

Le novità principali dell’intesa rispetto al 2010 sono le seguenti:

• La CIG in deroga verrà estesa a tutti i dipendenti di tutti i datori di lavoro (compresi studi professionali) che sono esclusi dall’intervento ordinario statale e/o che ne hanno esaurito i benefici
• Potranno usufruirne i lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, determinato, lavoratori ex interinali, apprendisti, lavoranti a domicilio, soci-lavoratori in possesso dei requisiti soggettivi (90 giorni di anzianità lavorativa per la CIG in deroga e di 12 mesi, di cui 6 di effettivo lavoro prestato, per la mobilità in deroga).
• Il trattamento di CIG in deroga viene, per ora, concesso per sei mesi (1038 ore), anche non continuativi, a decorrere dal 1/1/2011.
• Nel caso di proroga non sarà necessario un nuovo Decreto ma sarà sufficiente una semplice richiesta che dimostri che almeno un dipendente interessato abbia superato il monte ore precedentemente concesso.
• Le domande vanno presentate entro il 20° giorno dall’inizio della sospensione.
• Durane l’utilizzo della CIG in deroga il lavoratore/trice potrà svolgere attività lavorative con contratto di prestazioni professionali e/o di Co.Co.Pro. purché non sia superato un reddito annuo complessivo di 5 mila euro.
• Per le sospensioni a zero ore di almeno tre giorni continuativi, il datore di lavoro ha l’obbligo di dare comunicazione preventiva all’INPS ciò al fine di facilitare il sistema della vigilanza e del controllo su eventuali usi impropri dello strumento.
• Va evitato di fare richiesta di intervento di CIG in deroga al solo scopo cautelativo ma solo nei casi in cui si verificano effettivamente le sospensioni dal lavoro al fine di evitare inutili appesantimenti di lavoro burocratico nella gestione dell’attività istruttoria propedeutica agli esami congiunti e ai decreti autorizzativi.
• L’obbligo, per il lavoratore/trice, di partecipare a percorsi di formazione professionale, scatta per tutti quei casi di CIG in deroga a zero ore continuative per almeno quattro giorni su cinque nella settimana.
• Nel caso di licenziamento si conserva il diritto, per il lavoratore, di proseguire e concludere il percorso formativo avviato.
• Il diritto al rimborso spese per i costi di trasporto relativi alla partecipazione ai corsi di formazione viene abbassato da 25 a 15 chilometri.
• Con il nuovo anno, anche sulla base delle scelte di bilancio 2011 della Regione, si aprirà un confronto per definire un piano per il lavoro con azioni specifiche di politica attiva del lavoro mirate anche a svuotare il bacino dei lavoratori in cassa integrazione e a rischio di occupazione.
Entro il mese di marzo 2011 si procederà ad una verifica circa la gestione del presente accordo sulla proroga della CIG in deroga.

Sottolineo inoltre che, sulla base di recenti disposizioni è circolari interpretative dell’INPS e del Ministero del Lavoro, gli apprendisti licenziati per giustificato motivo oggettivo hanno il diritto di iscrizione nelle liste di mobilità senza indennizzo mentre i lavoratori dimessi per giusta causa oggettiva (quale la mancata corresponsione della retribuzione) hanno diritto alla iscrizione nelle liste di mobilità.

Claudio Ricciarelli
Il segretario regionale Cisl Umbria
 

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