L’Istituto si dichiara impossibilitato a prorogare i contratti in scadenza: se non ci saranno novità nelle prossime ore, 550 lavoratori in somministrazione rimarranno a casa dal 31 dicembre, altri 1240 dal 31 marzo.
In Umbria sono 19 i lavoratori che rischiano il posto, dislocati presso le sedi di Perugia, Città di Castello e Terni.
Adesione pressoché totale allo sciopero di oggi, mercoledì 29 dicembre, di tutti i lavoratori in somministrazione presso l'Inps. Volantinaggio in Corso Vannucci a Perugia per sensibilizzare la popolazione fino alle 12.30 di stamattina (29/12).
La decisione di indire lo sciopero è stata presa dalle organizzazioni sindacali NIdiL Cgil, Felsa Cisl e Uiltem.p al termine di un incontro tenutosi lo scorso 23 dicembre con la direzione generale Inps e le categorie interne, nel corso del quale l’Istituto ha confermato che non saranno prorogati i contratti di 1800 lavoratori somministrati su tutto il territorio nazionale. L’Inps, pur confermando un fabbisogno per il 2011 pari a quello del 2010, ha anche affermato che a seguito dei tagli previsti nella manovra di bilancio (decreto 78/2010) non è in condizione di prorogare i contratti oltre le scadenze già previste, che sono il 31 dicembre 2010 per 550 lavoratori somministrati, e il 31 marzo 2011 per altri 1240. L’Istituto ha inoltre dichiarato che si sta impegnando presso i ministeri competenti per superare la situazione.
Si tratta di lavoratori che vengono spesso adibiti a funzioni ordinarie e strutturali negli uffici dell'Inps, tanto che la loro mancata presenza non potrà far altro che rallentare, l'iter di pratiche pensionistiche e sociali di competenza dell'Istituto.
Il paradosso è che spesso questi lavoratori si occupano di lavorare e liquidare prestazioni di cassa integrazione, disoccupazione per lavoratori impiegati in aziende in crisi, come pure le invalidità civili delle persone diversamente abili. Ancora più paradossale è che la spesa che Inps sostiene per impiegare questi lavoratori non si discosta di molto da quella che potrebbe sostenere con l’erogazione di disoccupazione ordinaria per ciascuno di essi.
I segretari generali di NIdiL CGIL, Felsa Cisl e Uiltem.p hanno inoltre inviato una lettera ai rappresentanti delle istituzioni (presidenti di Senato e Camera dei Deputati, presidente del Consiglio, ministri del Lavoro e dell’Economia) e ai capigruppo di Senato e Camera, chiedendo di cambiare la norma, contenuta nella Finanziaria approvata lo scorso luglio, che taglia del 50% la spesa per il personale temporaneo sostenuta dalla Pubblica Amministrazione per il 2009. Il cambiamento richiesto dai sindacati è peraltro in linea con quanto lo stesso governo ha dichiarato in sede di discussione della legge di stabilità alla Camera dei Deputati, accettando un ordine del giorno presentato dall’on. Cesare Damiano nella seduta dello scorso 19 novembre.
A Perugia i lavoratori in somministrazione della sede Inps di Perugia sono stati ricevuti in prefettura mercoledì 22 dicembre. Accompagnati dalle organizzazioni sindacali di categoria NIdiL – Cgil, Felsa – Cisl, Cpo – Uil i lavoratori hanno sottoposto al Prefetto, come sta succedendo da giorni in molte altre parti d’Italia, la loro difficile situazione.
I lavoratori hanno consegnato al Prefetto una lettera e un ordine del giorno approvato dal Comitato Regionale Inps dell’Umbria dove si rileva l’importanza di questi lavoratori.
Dopo aver preso atto della situazione presentata anche nella provincia di Perugia il prefetto si è impegnato a comunicare la situazione presso i ministeri competenti. Dal canto proprio le organizzazioni sindacali stanno valutando tutte le forme di mobilitazione possibili per sostenere questi lavoratori, consapevoli del fatto che la mancata proroga del loro contratto, farebbe crescere quel disservizio ai cittadini che, anche grazie a loro, per l’anno 2010 è stato ridotto.
29 dicembre 2010
 

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