Prosciolti dopo tre anni i dirigenti veterinari dell’Asl di Perugia
PERUGIA - Sono stati prosciolti i due dirigenti veterinari dell'Ausl di Perugia, Tiziana Pagliacci e Luigi Perucca, ai quali i carabinieri del Nas contestavano l'applicazione impropria dei provvedimenti di polizia veterinaria su un capo di suini in un allevamento di Bastia, con l'intento di favorire, secondo l'accusa, alcuni allevatori. Lo ha riferito la stessa azienda sanitaria in un comunicato.
Una vicenda risalente al 2007 per la quale - e' detto ancora nella nota - il giudice del tribunale di Perugia ha emesso sentenza di non luogo a procedere, al termine dell'udienza preliminare, stabilendo quindi il proscioglimento dei due imputati.
L'accusa era duplice: avere omesso di ridurre il numero di capi suini esistenti nell'allevamento con effetto immediato e introducendo altri capi, nonostante il divieto per ragioni d'igiene. Inoltre di avere, impropriamente, dichiarato i suini portatori di una malattia infettiva e contagiosa, dal nome Mal Rossino.
Entrambe le accuse - ha spiegato l'Ausl - sono state ritenute infondate: la malattia si era effettivamente diffusa tra i suini dell'allevamento e di conseguenza i due veterinari, dopo averla correttamente diagnosticata, avevano provveduto alla relativa somministrazione della terapia antibiotica prima di condurre i suini al mattatoio.

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