PERUGIA - “In questo 2010 che si chiude con grandi incognite riguardanti l’economia mondiale e le sue ricadute sul mondo del lavoro, la città di Terni si appresta al nuovo anno con apprensione, ma anche con la speranza concreta di poter risolvere le tante situazioni critiche tra cui spicca quella del Polo chimico”. Così i consiglieri regionali Alfredo De Sio e Raffaele Nevi (Pdl) sulla situazione riguardante le industrie del Ternano.

I due esponenti del Pdl, poi, pur rilevando un quadro di “forti incertezze” sottolineano positivamente le comunicazioni della Thyssen Krupp che, “relativamente alle produzioni di Terni, mostra solidità e volontà di proseguire nel rafforzamento della sua presenza sul territorio. Un dato questo – aggiungono - che rischia di essere compromesso dalle vicende riguardanti il processo di Torino a carico dei vertici della azienda, sul quale sarebbe opportuno che le istituzioni tutte, senza sudditanza ma anche senza ipocrisia, diano qualche segnale".

“Per quanto ci riguarda – proseguono De Sio e Nevi - siamo ben consapevoli che sarebbe più comodo tacere evitando di essere volutamente mal compresi, ma il palcoscenico torinese rischia di avere un effetto mediatico devastante per la presenza futura in Italia e significativamente a Terni della multinazionale tedesca”.

Secondo i due esponenti del Pdl non c’è un modo “equo per soppesare la vita persa nel luogo di lavoro. Il tragico rogo di Torino – aggiungono - appartiene a quelle tragedie che lasciano ferite talmente profonde da rischiare una valutazione poco serena, dove l’aspetto mediatico può far travalicare il principio di giustizia e corrispondenza nella richiesta della pena”.

“Le pene - sostengono De Sio e Nevi - anche quelle economiche richieste contro la T.K., sono inevitabilmente contro l’acciaieria ternana, con il rischio di vedere il crollo verticale dei rapporti tra Italia e multinazionale, con conseguenze nel tempo da tutti immaginabili. Ci auguriamo – concludono - che, senza entrare nell’ambito che appartiene alla giustizia, la politica e le istituzioni locali facciano sentire la loro voce”.
 

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