PERUGIA – L’abitazione di uno spacciatore Tunisino condannato agli arresti domiciliari, sarebbe stata data alle fiamme ad opera di ignoti nel tardo pomeriggio di oggi. L’incendio si sarebbe esteso anche alle abitazioni vicine, tanto che l’intero edificio, sito in via del Macello, non lontano dalla sede della Cgil, si è interamente riempito di un fumo acre che ha reso l’aria totalmente irrespirabile.

Anche per questo, dunque, i carabinieri, richiamati sul posto dagli abitanti dell’edificio, hanno provveduto allo sgombero totale del medesimo.

Al momento non sono disponibili ulteriori informazioni sul reale svolgimento dei fatti e non si hanno neppure notizie sulla portata dei danni alle cose ed, eventualmente, anche alle persone: Sul posto sono naturalmente intervenuti anche i vigili del fuoco che si sono messi prontamente all’opera per circoscrivere l’incendio.

L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un’azione di intimidazione nei confronti dello spacciatore, forse un gesto di reazione per uno sgarro ricevuto dal medesimo. L’edificio è, infatti, tristemente noto per una serie di episodi di cronaca che lo hanno interessato, l’ultimo dei quali accaduto appena qualche giorno fa, con una donna di colore che è stata soccorsa in strada perché selvaggiamente picchiata.

A quanto si dice la situazione sarebbe maggiormente compromessa dal fatto che ad abitare l’edificio in questione sarebbero prevalentemente persone alle quali i proprietari (perugini in genere) affittano gli appartamenti in nero, il che renderebbe ancora più arduo alle forze dell’ordine esercitare la pur necessaria azione di controllo.
 

Condividi