Regione/ Lignani Marchesani (Pdl): che fare per i danni del lupo appenninico?
PERUGIA - ''Quali gli intendimenti della Giunta regionale circa la previsione di risarcimenti economici per la perdita dei capi di bestiame subita dagli allevatori umbri a causa della presenza di lupi nel territorio appenninico''. E' quanto chiede, in una interrogazione, il consigliere del PdL alla Regione Umbria, Andrea Lignani Marchesani che auspica la previsione, da parte dell'Esecutivo, ''di iter burocratici piu' efficaci e soprattutto finanziamenti regionali di maggior entita' per detti risarcimenti, al fine di evitare che le categorie produttive continuino a subire danni economici consistenti a causa della presenza di animali selvatici, potenzialmente pericolosi anche per l'uomo, in alcuni casi, come quello del lupo appenninico, reintrodotti a fini naturalistici''.
Nell'atto Lignani ricorda ''negli ultimi anni e' stata segnalata la presenza di esemplari di lupo appenninico nel territorio umbro e questi animali in alcuni casi hanno attaccato ed ucciso capi di bestiame, anche all'interno degli spazi recintati dagli allevatori. Nell'estate appena trascorsa, - continua - lungo la strada provinciale n. 221, e' stato investito ed ucciso, da un veicolo in transito nelle ore notturne, un esemplare di giovane lupo, affetto da una patologia infiammatoria della cute trasmissibile ad altri animali e potenzialmente dannosa per l'uomo. Sono stati segnalati casi in cui esemplari di lupo si sono avvicinati alle abitazioni dei cittadini, determinando conseguentemente timore tra la popolazione''.
Lignani spiega ''nel caso piu' comune, ovvero l'uccisione di capi di ovini, gli allevatori subiscono un danno economico consistente dell'ordine di circa 300 euro ad esemplare, legato al costo sostenuto all'origine ed all'obbligatorio smaltimento della carcassa, senza considerare il mancato conseguente guadagno. Per poter accedere a detti risarcimenti - prosegue - l'allevatore si deve rivolgere agli organi competenti dimostrando che il danno subito e' causato dagli animali selvatici o inselvatichiti''.
''La normativa regionale - aggiunge - prevede una serie di casi di specie in cui detto risarcimento non viene accordato o viene concesso in misura ridotta. I costi da sostenere per il posizionamento di recinzioni nei terreni privati - commenta - per limitare il passaggio di detti animali selvatici, oltre che essere scarsamente efficaci, sono anche eccessivi per le possibilita' economiche di molti nonostante eventuali aiuti economici da parte di Provincia e A.T.C. In ogni caso, - conclude - i risarcimenti elargiti dalle Autorita' competenti per i danni arrecati al patrimonio zootecnico da fauna selvatica o inselvatichita, spesso non riescono a coprire la reale entita' del deficit economico subito dagli allevatori o agricoltori''.

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