Per ribadire il no ad un piano industriale che impoverisce la più grande azienda culturale del paese, alle cessioni di asset aziendali, alla esternalizzazione del lavoro ed ai conseguenti esuberi di personale, le organizzazioni sindacali Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Tlc, Snater, Libersind-Confsal, rappresentative degli operai, impiegati e quadri della Rai, confermano lo sciopero generale dei lavoratori dell’azienda indetto per venerdì 10 dicembre.

Lo sciopero interesserà anche l’Umbria dove sono circa 70 i dipendenti della sede regionale Rai. “Non è attraverso i tagli, le esternalizzazioni, il blocco dei salari e le cessioni di asset strategici a soggetti esterni che si risana l’azienda – afferma Claudio Tofi lavoratore Rai dell’Umbria e delegato Slc Cgil - l’azienda Rai è un’azienda culturale, va bene risanare ma non attraverso la cessione di asset fondamentali”.

In concomitanza con lo sciopero è stata organizzata la manifestazione nazionale sotto la sede Rai di viale Mazzini a Roma: il presidio inizierà alle ore 11 per terminare alle ore 14. In Umbria, invece, lo sciopero sarà accompagnato da un volantinaggio davanti alla sede Rai di Perugia con presidio dei lavoratori.

 

 

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