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PERUGIA - In 18 mesi distribuiti ad oltre 250 famiglie associate 60 tonnellate di ortofrutta; ed ancora 4mila litri di vino, 500 litri di olio, 4 tonnellate di formaggio, 2,5 tonnellate tra cereali e legumi e prodotti per un valore totale di 174mila euro corrispondente ad una spesa media di circa 37 euro. Lo rende noto l'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica dell'Umbria nel presentare i risultati raggiunti in un anno di attivita' dei gruppi d'acquisto, nell'ambito del progetto LoginBio. L'analisi dei dati di oltre un anno della campagna Gruppi Organizzati di Domanda e Offerta, spiega un comunicato dell'ente, sono stati analizzati in uno studio realizzato in collaborazione con le Universita' di Perugia e Urbino ascoltando il parere dei soci consumatori e produttori, per capirne il livello di soddisfazione e le esigenze maturate, al fine di definire le prospettive di sviluppo dei GODO in Umbria. I risultati delle elaborazioni si riferiscono ai questionari riconsegnati da 66 soci (54 della provincia di Perugia, 12 della provincia di Terni), pari al 32% del totale. Emergono richieste e valutazioni di vario genere, dall'ampliamento della gamma di prodotti al potenziamento delle informazioni relative alle aziende, dal miglioramento dei servizi forniti alla disponibilita' ad organizzare gruppi di famiglie per nuovi punti di consegna. In un convegno previsto per il 2 ottobre, dal titolo ''I numeri della filiera corta, per lo sviluppo del biologico in Umbria'', i protagonisti della filiera corta della Regione si confronteranno al fine di arrivare alla pianificazione di nuove strategie volte ad una sempre maggiore soddisfazione dei soci Aiab. ''L'attivita' che presentiamo - ha detto Vincenzo Vizioli, presidente di Aiab Umbria - e' l'occasione per rimarcare la trasparenza che e' alla base del rapporto tra agricoltori biologici e cittadini consapevoli che sono parte di uno stesso progetto e sara' anche occasione per evidenziare la vitalita' di un settore che chiede a gran voce maggiore attenzione politica a partire dalla prossima revisione del PSR''. Condividi