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PERUGIA - In Umbria c'e'' una ''prevalente tendenza al rispetto delle regole'' per quanto riguarda l''utilizzazione dei fondi comunitari: a fornire particolari sul quadro umbro su questo versante, nel seminario di Perugia dedicato all'argomento, e' stato il generale di brigata Fabrizio Cuneo, comandante regionale della Guardia di finanza che ha così confermato quanto aveva detto da parte sua la presidente della Regione, Catiuscia Marini. Il generale ha spiegato che nel biennio 2008-2009, a fronte di 25 controlli, sono emerse 37 violazioni che hanno portato a segnalazioni di aiuti comunitari indebitamente percepiti per circa 5 milioni di euro. ''I risultati in termini di irregolarita' - ha quindi commentato Cuneo - in Umbria sono abbastanza bassi, con una percentuale di violazioni inferiori rispetto alla media nazionale e in linea con regioni similari come Marche e Liguria''. Le irregolarita', ha spiegato il comandante, emergono grazie a controlli ''mirati'' favoriti da un protocollo d'intesa con la Regione Umbria che consente ''un continuo flusso di dati sulle modalita' di erogazione delle provvidenze''. ''Le nostre statistiche parlano di irregolarita' derivanti da errori materiali piu' che di frodi'', ha voluto evidenziare il direttore dell'area programmazione della Regione Umbria, Lucio Caporizzi. ''Un dato positivo - ha rilevato - se si pensa che le frodi vanno a detrimento dell'intera collettivita'' e che per l'Umbria i programmi comunitari da sempre rappresentano uno straordinario volano di sviluppo''. Caporizzi ha ricordato che ''nei due cicli di programmazione 2000-2006 e 2007-2013 la Regione ha ricevuto 3 miliardi di euro derivanti dal concorso dei fondi strutturali e dal cofinanziamento statale'', anche se in questo quadro ''c''e' una gamba zoppa, rappresentata da 263 milioni di fondi Fas ancora attesi''. Un flusso di risorse giudicato ''rilevante'' e rispetto a cui ''l'Umbria si e' sempre cimentata con successo''. Spie dell''efficacia dell'amministrazione dei programmi sono ''l'elevata capacita' di spesa'' e ''i ridotti casi di frode'', a loro volta frutto di ''una piena operativita' dei sistemi di gestione e controllo e dei relativi presidi tecnici messi in piedi dalla Regione''. Tra le azioni sostenute dalle risorse comunitarie, Caporizzi ha menzionato quello della riqualificazione dei centri storici e i finanziamenti a centinaia di imprese per investimenti in attrezzature e programmi di ricerca industriale. Il seminario, come ricordato dalla presidente dell'Ordine dei commercialisti di Perugia Marcella Galvani, e' tra le iniziative previste dall'intesa siglata con il Dipartimento politiche comunitarie per valorizzare l'attivita' di consulenza, assistenza tecnica e vigilanza nella gestione dei finanziamenti comunitari da parte dei commercialisti. A queste tematiche sara' a breve dedicato a Perugia un corso di quattro giorni in collaborazione con l'Ordine nazionale. Condividi