PERUGIA - Facevano arrivare la cocaina da Napoli attraverso un artigiano incensurato che la smistava agli spacciatori che coprivano il mercato eugubino. I carabinieri della compagnia di Gubbio hanno i9nterrotto un traffico di stupefacenti con un'indagine che ha portato oggi ad eseguire 8 ordinanze di custodia cautelare chieste dal pm Claudio Cicchella e firmate dal gip Alberto Avenoso.
I particolari sono stati forniti stamani nel corso di una conferenza stampa al comando provinciale di Perugia. In manette sono finiti a Napoli R.S. di 50 anni e A.L. di 34. I due rifornivano il fratello di quest'ultimo, A.A. di 39 anni, artigiano residente a Gubbio. Arrestati anche 3 albanesi, L.L. di 21 anni, S.F. di 23 e L.E. di 21, tutti residenti a Gualdo Tadino, oltre a C.B. di 22 anni e S.G. di 41 di Gubbio.
Questi ultimi due erano i pusher (nel corso dell'inchiesta ne erano stati arrestati altri 6, di cui 5 albanesi e un italiano). Ai 3 partenopei e' stato contestato anche il reato di estorsione per le minacce rivolte ai pusher che non riuscivano a saldare i debiti per l'acquisto della droga, debiti richiesti anche sottoforma di mezzi di trasporto: un camion e due motorini.
Il debito si era accumulato per la perdita di una partita di cocaina nascosta in un container, dove e' stata danneggiata dal contatto con altre sostanze. Cosi' i pusher si sono rivolti ai 3 albanesi di Gualdo, per avere la droga tramite un altro canale. In tutto i carabinieri hanno sequestrato circa 150 grammi di cocaina.
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