“Il Governo intervenga direttamente e stanzi i 10 milioni di euro che servono per il completamento dei lavori di consolidamento delle mura di Amelia, testimonianza storica e architettonica di straordinario valore”. È quanto ha sottolineato l’assessore alle Opere pubbliche della Regione Umbria, Stefano Vinti, al termine del sopralluogo che ha compiuto stamani nel cantiere regionale ad Amelia, aperto a seguito del crollo di una porzione delle mura nel gennaio 2006. “La Regione – ha detto - solleciterà la convocazione di un incontro con i Ministri competenti, per chiedere che vengano stanziati, intanto, i 2 milioni di euro necessari alla ripresa dei lavori e che si provveda alla realizzazione dell’intero programma di consolidamento, per ulteriori 8 milioni di euro. Un atto dovuto ad Amelia e all’Umbria, al suo inestimabile patrimonio culturale”. “Occorre maggiore equilibrio nella distribuzione delle risorse statali – ha rilevato Vinti - C’è una sperequazione tra il Nord e il Sud del Paese, e una sottovalutazione dell’Italia mediana tanto che restano senza finanziamenti lavori per il recupero di un bene di notevole importanza quale è la cinta muraria di Amelia”. “La Regione Umbria – ha aggiunto – ha fatto la sua parte, destinando le risorse a disposizione per il recupero del tratto di mura interessato al crollo ma ora, vista anche la riduzione dei trasferimenti statali, è del tutto evidente che non è in grado di sostenere da sola la prosecuzione e il completamento dei lavori”. Il progetto prevede anche un “museo a cielo aperto – ha ricordato Vinti – per valorizzare i reperti archeologici che sono stati scoperti durante i lavori di risanamento, con la realizzazione di un percorso che consentirà la visita di turisti e cittadini”. L’assessore regionale si è incontrato con il sindaco Giorgio Sensini e i dirigenti della Soprintendenza ai Beni archeologici e ha visitato, inoltre, il Museo Archeologico e il Teatro sociale, prendendo atto delle esigenze ulteriori di Amelia. “Abbiamo ribadito – ha concluso – la necessità che tutte le istituzioni, ognuno per la sua specificità e competenza, proseguano nella loro collaborazione e uniscano gli sforzi al fine di ottenere dal Governo le risorse necessarie per completare i lavori di consolidamento delle mura”. LA SCHEDA. Le mura di Amelia risalgono al IV secolo a.C., la parte più antica al VI-VII a.C, sono considerate uno degli impianti difensivi più antichi e maestosi al mondo. Negli ultimi decenni, sono state interessate da numerosi problemi di staticità e nel 2006 si è registrato il crollo di una porzione del muro stesso, con il cedimento di oltre duemila metri cubi di materiale, su un fronte di 25 metri di lunghezza e un’altezza di 15 metri. A seguito di tali problemi, la Regione Umbria e il Comune di Amelia, attraverso i propri uffici, assistiti da un Comitato scientifico, hanno attivato negli anni ’90 le procedure finalizzate alla programmazione dei lavori di consolidamento delle mura. Di fondamentale importanza è risultata la collaborazione, oltre che tra gli Enti, della Soprintendenza ai Beni archeologici. Gli attuali interventi interessano il tratto dalla torre dell’ascensore fino alla Postierla romana. Il progetto esecutivo, approvato nel 2004, ha consentito di iniziare i lavori in questione nel 2005, prevedendo una spesa di 1 milione e 850mila euro. A seguito del crollo del 2006 sono stati eseguiti lavori di somma urgenza per un importo di circa 750mila euro al fine di mettere in sicurezza il cantiere. I lavori hanno fatto affiorare reperti archeologici di notevole importanza, tra cui un secondo ordine di cinta muraria, nonché il tracciato di una strada romana, che hanno tuttavia creato difficoltà a procedere nelle opere di scavo previste nel progetto di variante approvato a seguito del crollo. Tale fase è stata caratterizzata da una stretta collaborazione con la Soprintendenza ai Beni archeologici che ha assunto il fondamentale ruolo di coordinamento delle operazioni di scavo che hanno consentito di portare alla luce ulteriori importanti reperti. Ad oggi, in mancanza delle risorse economiche necessarie, è stata decisa la riduzione dell’area del cantiere e la realizzazione di un percorso utile a rendere visibile e fruibile dai cittadini l’importante sito archeologico. Per quest’ultima finalità è stata predisposta una apposita perizia di variante che prevede lavori per circa 400mila euro, importo che porta a quantificare in 2 milioni e 700mila euro le risorse ad oggi spese per il recupero di questo tratto di mura. La Regione Umbria è impegnata, insieme al Comune di Amelia a ricercare i fondi necessari al completamento dei lavori, stimati in circa 2 milioni di euro; l’importo rientra in un più vasto programma di consolidamento di tutto il perimetro delle mura di Amelia per il quale, secondo le stime degli uffici competenti, occorreranno circa 10 milioni di euro. Condividi