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Sostenere le piccole e medie imprese della Regione e favorire l’accesso al credito in questa fase di congiuntura economica negativa per quella parte del sistema produttivo che opera con le pubbliche amministrazioni. È quanto si propone il protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina a Perugia, a Palazzo Donini, tra Regione Umbria, Upi Umbria, Anci Umbria, Abi (Associazione banche italiane) e Gepafin, che ha anche l’obiettivo di rafforzare ogni collaborazione per supportare le imprese in una fase assai complessa come quella legata alla crisi economica che, nonostante alcuni cenni di ripresa, continua ad interessare pesantemente il sistema economico. L’atto è stato sottoscritto dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, dal presidente di Abi Umbria, Alfredo Pallini, dai presidenti di Anci Umbria, Wladimiro Boccali, Upi Umbria, Marco Vinicio Guasticchi e di Gepafin, Giacomo Porrazzini. Oggetto dell’accordo sono una serie di iniziative finalizzate a facilitare l’accesso al credito delle imprese ed il rapporto tra banche, imprese e amministrazioni locali. In primo luogo è previsto l’utilizzo della cessione “pro soluto” dei crediti vantati dalle aziende nei confronti della Pubblica Amministrazione per facilitare lo smobilizzo dei crediti e consentire liquidità alle imprese creditrici. Il protocollo, infatti, prevede che dietro richiesta dell’impresa creditrice le amministrazioni pubbliche rilascino, entro i termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente, una specifica certificazione che riconosca la certezza, liquidità e esigibilità del credito vantato. Le banche, dietro esibizione della certificazione, anticiperanno il credito vantato alle aziende, contribuendo ad attenuare i noti problemi di liquidità e ad ottimizzare il ciclo finanziario. Altre iniziative previste riguardano il supporto della finanziaria regionale Gepafin Spa in forma di garanzie a favore delle imprese che utilizzano altri strumenti bancari per il finanziamento delle proprie attività contrattuali con la pubblica amministrazione. Infine, il protocollo darà un forte impulso alle Province ed agli Enti locali per l’utilizzo di specifiche forme di finanziamento quali “leasing” in costruendo, finanziamenti finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche e l’attivazione di forme innovative di “project financing”, indirizzati anche a favorire il superamento delle problematiche relative ai vincoli del Patto di Stabilità. “L’intesa - ha affermato la presidente Marini, condivisa in ciò anche da Guasticchi e Boccali - rappresenta un ulteriore passaggio nella continua concretizzazione dei provvedimenti anticrisi messi in atto dalla Regione e dal sistema delle autonomie locali dell’Umbria, grazie anche alla sensibilità ed all’impegno dell’ABI regionale e del presidente Pallini, per mitigare l’impatto della crisi sul sistema economico attraverso l’impegno della Regione nel mettere in atto azioni volte a dare ossigeno alla economia regionale, stando al fianco delle piccole e medie imprese e aiutandole a far fronte ai problemi di liquidità”. “Prosegue - ha continuato la presidente Marini - l’azione della Regione Umbria e delle autonomie locali, nonostante i tagli e una politica del governo nazionale che non è in due anni riuscita a che mettere in campo una vera politica di sostegno della domanda e dei consumi, per favorire e supportare strumenti di accesso al credito. La platea degli interventi che abbiamo messo in campo si arricchisce di un ulteriore strumento; altri ne seguiranno nei prossimi mesi con l’obiettivo facilitare l’accesso al credito per le imprese, mitigando così gli effetti della crisi e consentendo di rilanciare crescita e sviluppo in Umbria”. “Un accordo, quindi – hanno a loro volta sottolineato Guasticchi e Boccali -, che intende attivare un insieme organico di iniziative e strumenti per rilanciare la realizzazione di opere pubbliche, anche di piccola dimensione, che possono rappresentare un importante sostegno a un settore come quello dell’edilizia che soffre forse più di altri dell’impatto della crisi, oltre che un vettore di modernizzazione della dotazione infrastrutturale dell’intera Umbria”. Condividi