CITTA' DI CASTELLO - In fila indiana, armati di contenitori e guanti, i quasi duecento bambini della scuola dell’infanzia e della scuola elementare di Cerbara hanno partecipato alla campagna “Puliamo il mondo”, a cui il comune di Città di Castello aderisce ormai da tempo, coinvolgendo nella giornata una scuola del territorio.
“Quest’anno la scelta è caduta su Cerbara” spiega l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti “perché il plesso ha una particolare sensibilità per queste tematiche e perché la frazione, insieme a Trestina, sarà una delle zone di espansione della raccolta differenziata porta e porta. Stiamo lavorando molto sui bambini perché li riteniamo uno strumento formidabile per trasmettere le corrette pratiche in famiglia. Saranno loro i consumatori del futuro, nei quali oggi è nostro dovere formare una coscienza ambientale più vigile e più forte. Grazie ad iniziative come Capitan Eco e come Puliamo il mondo, i bambini iniziano a maturare un rapporto diverso con quanto li circonda, capendo che si rispetta il mondo a partire da gesti piccoli e quotidiani, come ad esempio gettare i rifiuti nei cestini anziché abbandonarli dove capita. Inoltre tenere pulito l’ambiente rende felici: per questo abbiamo pensato questa giornata come una festa di tutta la frazione. Sogepu, che ha curato la logistica, ha distribuito nelle case i sacchetti per la raccolta differenziata, affinché ogni famiglia potesse fare la propria parte nel migliorare la gestione dei rifiuti solidi urbani”.
“Abbiamo aderito con entusiasmo a Puliamo il mondo” dice il presidente della Pro loco di Cerbara Mario del Gaia “e riteniamo importante che il sistema della raccolta differenziata sia attivato anche in questa popolosa zona del comune. Intanto aver messo i bambini al centro di una giornata a favore dell’ambiente è un passo significativo: siamo molto vicini alla vita della nostra scuola e anche in questa circostanza abbiamo voluto essere presenti organizzando una merenda e facendo circolare informazioni rispetto alla distribuzione dei sacchetti per la differenziata, organizzata per l’occasione nelle case. La risposta delle famiglie è stata pronta, segno che la necessità di ripensare le nostre abitudini in fatto di ambiente è un patrimonio comune”.
“Puliamo il mondo è un momento di formazione” afferma a nome della scuola di Cerbara l’insegnante Beatrice Bocciolesi, accerchiata da alunni che impazienti di spiegare in che consiste l’iniziativa e perché è giusto rispettare l’ambiente. “L’entusiasmo di questi bambini è spontaneo e nasce da un’educazione che comincia con il percorso nei servizi, dalla scuola dell’infanzia a salire. È fondamentale sviluppare in modo graduale ma continuo la sensibilità verso tematiche ambientali, soprattutto con esperienze concrete e dirette dove loro sono i protagonisti. Ed oggi lo sono. Purtroppo la scuola è soltanto una delle agenzie formative a cui i bambini attingono e non sempre i messaggi che ricevono sono in linea. Per questo è opportuno stimolare una consapevolezza sulle corrette pratiche ambientali che parta dal loro ambiente e dai contesti più familiari”.
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