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PERUGIA - Lo slogan ''piccolo e' bello'' con la crisi economica che ha investito il mondo e' ormai fuori moda. Serve una politica per ''fare tornare in Italia le grandi imprese penalizzate'' da ''sistemi di regolazione'' della loro attivita' - ha detto Gian Maria Gros-Pietro, ex presidente di Eni e della societa' Autostrade - intervenendo oggi a Perugia ad una tavola rotonda sulle ''politiche industriali per l' Italia e l' Europa''. Occorre ''ragionare sul lungo periodo'', servono ''stabilita' sociale e welfare diffuso'' e soprattutto si deve ''investire nelle persone e nelle risorse umane'' per raggiungere ''profitto e competitivita''', ha sottolineato Patrizio Bianchi, docente a Ferrara e attualmente assessore regionale in Emilia Romagna. La tavola rotonda, moderata da Carlo Andrea Bollino, ha concluso il convegno sul tema ''L' Italia fuori dalla crisi'' organizzato dalla rivista ''L' industria'' ed al quale ieri era intervenuto anche l'ex presidente del consiglio Romano Prodi. ''L'Italia e' fuori dalla crisi? No, e' fuori dal giro'', ha esordito Bianchi. L'''uscita'' - ha spiegato - non puo' essere individuale, o di settore o di una regione ma del sistema Paese. La politica industriale ''non deve essere sussidi ma capacita' di ragionare sul lungo periodo'' le risorse umane ''un valore aggiunto''. L'Italia ''esporta cervelli e questo e' masochismo'' e i ''tagli a ricerca e scuola - ha osservato - significano rinunciare all' idea di futuro''. Quella degli ''aiuti di Stato'' e' ''una politica industriale vecchia'', ha rilevato anche Gros-Pietro docente alla Luiss di Roma. ''Non credo sia compito degli Stati scegliere le opzioni tecnologiche'' ma delle aziende. Governi ed organi internazionali debbono intervenire con ''decisioni di indirizzo'' sui mercati e con ''regole'' che facilitino investimenti in certe direzioni piuttosto che in altre. Simone Mori, direttore regolamentazione, ambiente e carbon strategy dell'Enel, ha detto che il nucleare e' una scelta obbligatoria per l'Italia, Paese all'avanguardia per risparmio energetico ed energie rinnovabili. Quella del nucleare - ha spiegato - ''e' una tecnologia matura e sicura'' e che con la sua ''filiera'' nel prossimo decennio puo' fornire un apporto significativo al rilancio del manifatturiero. Condividi