PERUGIA - “La FpCisl Territorio di Perugia, vista la situazione venutasi a creare per i lavoratori precari dei Centri per l’Impiego della Provincia di Perugia e degli sportelli del lavoro, evidenzia e ribadisce che il lavoro che viene svolto dai medesimi è un lavoro che richiede un’alta professionalità e per questo evidenzia che il personale attualmente in servizio risulta altamente scolarizzato, laureato e specializzato; dunque perdere questo patrimonio di risorse umane sarebbe veramente uno scempio da parte della Pubblica Amministrazione, la quale in tutti questi anni li ha fatti lavorare senza” pensare al loro futuro”. Con questo, un po' tortuoso, giro di parole, il sindacato cislino del pubblico impiego riporta all'attenzione dell'opinione pubblica la situazione lavorativa di 56 dipendenti della Provincia di Perugia che da anni sono impiegati in situazioni precarie. “Ci rendiamo perfettamente conto - prosegue la nota sindacale - dell’attuale situazione finanziaria e delle vigenti leggi riferite al pubblico impiego, le quali imbrigliano la pubblica Amministrazione per stabilizzazioni in automatico, ma soluzioni possibili e percorribili bisogna trovarle riconoscendo loro la professionalità che da sempre li ha contraddistinti così da prospettare loro un futuro certo”. In considerazione di ciò - conclude la FpCisl - “dopo aver sempre espletato il suo compito e garantito la sua presenza nei tavoli interessati senza mai alcuna demagogia e/o interessi di parte”, rimane a disposizione per trovare ulteriori strade e soluzioni percorribili da attuare congiuntamente con l’Amministrazione Provinciale di Perugia al fine di risolvere tale situazione. Condividi