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CITTA' DI CASTELLO - “Nonostante stia vivendo, analogamente a gran parte della manifattura italiana di qualità, una crisi di prospettiva, il settore mobiliero altotiberino ha i numeri e le professionalità per affrontare la crisi di prospettiva in cui attualmente si trova ad operare. Modernizzare il comparto e adeguarlo alle tendenze di un mercato ormai poco sensibile ai riferimenti locali, sarà una sfida che non possiamo non accettare, operatori ed istituzioni insieme". E' quanto ha affermato nel corso di un convegno ilpro sindaco di Città di Castello Bacchetta, che poi ha aggiunto: "Qualcosa si sta già facendo: la legge regionale sul marchio di qualità ad esempio è un’occasione importante per qualificare le nostre produzioni e aumentarne il valore aggiunto. Di questo è convinta l’Amministrazione comunale che ha individuato, insieme al Comune di Gubbio, un proprio rappresentante nel comitato per la gestione del marchio. La certificazione servirà a dare un’identità precisa al nostro mobile ma soprattutto aprirà interessanti possibilità sul fronte della promozione, attirando finanziamenti e sinergie”. “Ma tutti sappiamo - h anche sostenuto - che il marchio da solo non basterà: accanto sarà necessario promuovere nuove strategie di promozione e di partenariato, un nuovo spirito di corpo per trasformare il comparto in filiera. Le dimensioni e il carattere artigianale di molte delle nostre imprese sospinge tutto il settore verso un’aggregazione di cui dovremmo riscoprire le ragioni soprattutto pensando a forme efficaci di promozione e di partnariato. Ritengo che la Smai rappresenti un punto di riferimento importante - la mostra che inauguriamo ne testimonia la determinazione ; al consorzio e agli operatori l’Amministrazione comunale conferma l’impegno ormai storico al loro fianco per superare l’attuale congiuntura e consolidare le posizioni di eccellenza che il mobile altotiberino, nonostante le difficoltà,.continua ad esprimere”. Condividi