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PERUGIA - No ''secco e deciso'' del consigliere regionale dell'Idv in Umbria, Paolo Brutti, alla proposta del presidente degli industriali umbri Bernardini di ''bruciare rifiuti nei cementifici''. ''La servile idea di Bernardini - dice Brutti - non solo e' esclusa dal Piano regionale dei rifiuti ma contrasta nettamente con la tutela della salute pubblica. Ai cementifici, infatti, e' concessa una soglia maggiore di produzioni di diossine rispetto agli stessi termovalorizzatori, con un impatto ambientale disastroso una volta inseriti nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti''. ''Questo - aggiunge - senza contare il dispendio di denaro pubblico per risarcire i gia' munifici cementieri di casa nostra in cambio del servizio reso''. ''La cosa desolante - prosegue Brutti - e' la visione premedioevale del capo degli industriali umbri, forse ignaro che in Italia c'e' chi, con i rifiuti che lui intende bruciare, ricava laterizi di ottima fattura e a costi irrisori. Noi che dovremmo fare della green economy il nostro cavallo di battaglia, ci scontriamo con una Confindustria filocementiera e, neanche a dirlo, nuclearista. Consigliamo maggiore prudenza al novizio presidente Bernardini, solito presentarsi come 'uomo del fare'. Disastri, temiamo''. Condividi