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PERUGIA - L'esiguita' dei fondi a disposizione della fondazione Umbria contro l'usura (''550 mila euro all'anno contro una richiesta di quasi 6 milioni'') e' stata evidenziata dal vicepresidente dell'organismo, Lucio Di Stefano, in audizione stamani nella seconda commissione del consiglio regionale. ''Per far fronte alle richieste che ci vengono avanzate quotidianamente - ha ribadito Di Stefano - non basterebbero 5-6 milioni di euro all'anno, quando contiamo, invece, su una dotazione economica di 550 mila euro''. Si rivolgono alla Fondazione, soprattutto, famiglie, pensionati, piccoli artigiani e commercianti. ''Alcuni - fa sapere Di Stefano - sono fortemente indebitati. Se fino a una decina di anni fa la media di indebitamento delle persone che chiedono il nostro aiuto era di 50 milioni di lire, oggi si arriva, spesso, oltre i 150 mila euro e questo accade soprattutto nei confronti delle finanziarie. Alcuni si ritrovano con rate che complessivamente rappresentano quasi il doppio del loro stipendio''. Dopo aver ricordato che, in caso di usura, ci si puo' rivolgere alla fondazione soltanto a seguito della denuncia dell'usuraio e quindi della sua iscrizione nel registro degli indagati, Di Stefano ha detto che moltissimi soggetti si rivolgono alla fondazione per far fronte perfino alle spese mediche. Condividi