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PERUGIA - Una 'Alleanza per lo sviluppo dell'Umbria' - che si muove sulla scia del Patto per lo sviluppo e l'innovazione di cui intende raccogliere ''i punti di forza e superare le criticita''' - e' la proposta della Giunta regionale contenuta nel documento discusso nella odierna riunione di istituzioni e parti sociali. La riunione e' destinata ad inaugurare un nuovo periodo della concertazione regionale contrassegnato - si legge nel documento - ''dalla apertura di una nuova fase politica in Umbria proprio nel bel mezzo di una profonda crisi economica che ha messo in discussione i paradigmi di crescita e sviluppo degli anni passati''. Il principio generale della 'Alleanza per l'Umbria' deve essere quello di stabilire un percorso che, ''con un chiaro ancoraggio al Programma di Governo'', stabilisca, per tutti i contraenti, ''un accordo formale con reciproca assunzione di responsabilita', impegni e modalita' di verifica del grado di raggiungimento degli stessi''. Si punta - secondo una nota della Regione - ad ''un cambio di passo'' nella metodologia, a cominciare dalle modalita' di partecipazione e svolgimento delle riunioni (meno formali e dispersive, piu' concentrate, concrete e puntuali, soprattutto sul piano di suggerimenti, critiche e proposte) e dalla istituzione di Tavoli tematici e settoriali, piu' ristretti e specifici. In questo modo si potra' evitare di ''appesantire'' il Tavolo generale con questioni non di competenza. Alla concertazione saranno associati nuovi soggetti come la Confederazione delle libere professioni, le organizzazioni dell'associazionismo e del volontariato e quelle di tutela dei consumatori. Su temi di specifico interesse saranno coinvolti i singoli ordini professionali. Saranno utilizzate pratiche di e-democratcy, per favorire la massima informazione del pubblico e stimolare e permettere la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. Sulla ''partecipazione dal basso'' si vuole realizzare una svolta includendo tra i protagonisti delle decisioni ''non solo i corpi intermedi come e' accaduto sin qui, ma anche i cittadini e le imprese''. Gli organi della 'Alleanza per l'Umbria' sono il Tavolo generale, i Tavoli tematici e i Tavoli settoriali. Quelli tematici saranno: Efficienza della Pubblica amministrazione e Semplificazione amministrativa; Sviluppo economico, economia della conoscenza e green economy; Sostenibilita' e sviluppo del territorio; Valorizzazione della risorsa Umbria; Investimento sul capitale umano; Salute e coesione sociale. Saranno inoltre operanti, come ''settoriali'', il Tavolo del credito, il Tavolo verde e il Tavolo delle costruzioni. Il documento approvato contiene anche indicazioni di dettaglio sul funzionamento e le modalita' operative dei Tavoli. Il Tavolo generale sara' presieduto dalla Presidente della Regione, quelli settoriali dagli assessori regionali. Il ruolo della struttura regionale (Area della programmazione, Direzioni di settore) e' valorizzato nella funzione di supporto e coordinamento degli organi della Alleanza e della costituenda Segreteria tecnica. Entro quattro mesi dalla firma formale del documento, gli aderenti ''si assumono la responsabilita' reciproca di definire degli impegni concreti e misurabili con l'obiettivo di convergere tutti nell'ambito di una strategia globale per l'Umbria e di verificarne l'attuazione sia a livello regionale che in ambito territoriale''. ''Cosi' come ci eravamo impegnati a fare, oggi discutiamo del documento che riforma il precedente Patto per lo sviluppo. Spero che potra' essere presto sottoposto alla firma di tutti i componenti il Tavolo della concertazione''. Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, aprendo questa mattina i lavori del Tavolo generale sui contenuti del nuovo documento di concertazione. La presidente ha inoltre annunciato che il documento sara' oggetto di discussione e confronto in una specifica seduta del consiglio regionale, convocata per il 19 ottobre prossimo. Entro la prima meta' di ottobre, quindi, il Tavolo generale potra' essere formalmente operativo sulla base delle nuove linee della concertazione e potra' essere avviato un primo confronto su tre grandi questioni annunciate dalla presidente: le misure ed i provvedimenti per la ripresa economica, per fronteggiare la crisi e favorire l'occupazione e per definire nuove politiche del credito. Marini ha poi accennato, come secondo punto, al pacchetto di riforme sulle quali sta lavorando la giunta regionale, relative agli enti e agenzie che si occupano di politiche agricole (Comunita' montane, Arusia e Parco tecnologico agro-alimentare), e a quelli che si occupano di politiche di sviluppo e promozione (Sviluppumbria, Apt e Agenzia per l'innovazione): ''queste riforme - ha detto la presidente - dovranno essere approvate entro fine anno''. Il terzo tema sul quale il Tavolo generale sara' chiamato a discutere sara' quello del Documento annuale di programmazione che - ha ricordato Marini - ''sara' il primo della legislatura e sara' elaborato sulla base delle nuove politiche di bilancio, tenendo conto sia della manovra finanziaria del Governo dello scorso mese di luglio, che della nuova legge finanziaria dello Stato''. L'assessore allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, ha successivamente illustrato il contenuto del documento sul quale sta lavorando l'esecutivo regionale sulle nuove politiche industriali e sulle politiche attive del lavoro. ''Va premesso - ha affermato Rossi - che le nuove politiche sia industriali che per il lavoro non potranno non considerare l'azzeramento del Fondo unico per le imprese che, per la sola Regione Umbria, significano 22 milioni di euro in meno per i prossimi due anni. Inoltre, alla fine dell'anno scadra' l'accordo tra Governo e Regioni sulla cassa integrazione in deroga e ad oggi non e' possibile sapere cosa il governo intendera' fare successivamente''. Condividi