PERUGIA - Nonostante la vendemmia sia ancora in pieno corso, in ritardo di oltre una settimana rispetto al 2009, possiamo fin d'ora affermare che quest' anno il vino umbro sara' certamente di buona qualita'. E' quanto sostiene la Cia (Confederazione italiana agricoltori) dell'Umbria che evidenzia come, a fronte di una produzione vitivinicola regionale sostanzialmente stabile come quantita', le attuali condizioni atmosferiche e meteorologiche (con l'alternarsi di temperature alte durante il giorno e fresche nelle ore notturne) favoriscono uve sane, in grado di esaltare al massimo le peculiarita' qualitative specie nelle zone particolarmente vocate.
I viticoltori umbri - continua la Cia in un comunicato - hanno fatto fino in fondo la loro parte dimostrando ancora una volta una elevata professionalita' e svolgendo un ruolo fondamentale per garantire la produzione di vini tipici e legati al territorio. Per le imprese, tuttavia, rimangono inalterati i problemi, in primo luogo la difficolta' di ottenere sul mercato prezzi sufficientemente remunerativi, come dimostrano le quotazioni registrate presso la Borsa merci della Camera di commercio di Perugia relative ai primi scambi delle uve bianche.
Occorre, percio', secondo l'organizzazione agricola, ''tipicizzare maggiormente la nostra produzione enologica nelle zone diverse da quelle (Orvieto, Montefalco, Torgiano) dove gia' sono stati raggiunti livelli di eccellenza; in tutti i territori umbri infatti - secondo la Cia regionale - e' possibile, attraverso azioni mirate, realizzare vini che siano espressione autentica della storia e della cultura locale e che possano fare da traino alle altre specialita' tradizionali.
Ma soprattutto e' necessario avviare da subito una politica innovativa per la promozione dei nostri vini favorendo un approccio territoriale e non aziendale, utilizzando per queste finalita' le risorse per lo sviluppo rurale e quelle che l'Unione europea ha messo a disposizione delle Regioni nel contesto della riforma dell' Organizzazione comune di mercato (Ocm)''.
''Chiediamo quindi alla Regione - conclude la Cia dell'Umbria - di convocare al piu' presto un incontro tra tutti i soggetti interessati (associazioni, Camere di commercio, consorzi di tutela) per definire insieme una nuova strategia per la promozione dei nostri vini sui mercati nazionali ed internazionali''.
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