Perugia - Partecipate, il Comune mette sul mercato le azioni di 4 aziende ma nessuno si fa avanti. Sipa, si chiude a fine anno

di Daniele Bovi La collocazione sul mercato dei pacchetti azionari in mano al Comune di Perugia di Università dei Sapori (7%), Agenzia per l'innovazione nell'amministrazione e servizi pubblici (8,33%), Webred Spa (2,62%) e Fintab Spa (0,06%) è stata un flop. Il 31 agosto scadeva infatti il termine ultimo per presentare un'istanza di partecipazione alla procedura aperta avviata dal Comune. Come registrato dall'Ufficio Archivio di palazzo dei Priori però, nessuna offerta è pervenuta. “Non erano propriamente azioni appetibili – commentano da palazzo dei Priori -, era immaginabile che andasse in questo modo”. Sebbene l'appeal di questi pacchetti azionari risulti assai scarso agli occhi degli investitori, il Comune non può restare con in mano delle quote delle quali non sa più che fare. La fase due ora consisterà nell'intavolare una trattativa diretta con gli altri soci delle singole società, nella speranza che siano interessati ad allargare le loro partecipazioni. Per rispondere alle lettere inviate dal Comune avranno tempo fino al 3 ottobre. La cessione di questi pacchetti, va inquadrata in una più generale politica dell'Amministrazione di dismissione delle partecipazioni in società “non strettamente necessarie – era detto nella relazione previsionale programmatica 2010-2012 - al perseguimento delle finalità istituzionali”. Una partita ben più consistente, in questo scenario, è quella che riguarda Sipa, ovvero la partecipata che in città gestisce sei parcheggi a pagamento (Piazza Partigiani, viale Pellini, Mercato coperto, Briglie, Sant’Antonio e piazzale Europa per un totale di 2100 posti) più altre 1200 strisce blu sparse per le vie del capoluogo. Il Comune infatti ha avviato, come scritto nel giugno scorso su queste colonne, le procedure per la cessione dell'ultimo 22 per cento in suo possesso (115 mila azioni che valgono quasi 300 mila euro). Dopo la modifica dello statuto della società approvata giovedì scorso in giunta, propedeutica alla cessione del pacchetto, tutta la procedura che porterà alla dismissione dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno.