PERUGIA - Formare manager per aziende turistiche nazionali e internazionali dotati di specifiche competenze gestionali e linguistiche e' l'obiettivo del corso di laurea in economia internazionale del turismo che sara' attivato da meta' ottobre ad Assisi. E' stato presentato oggi a Perugia dal rettore dell'Universita' Francesco Bistoni e dalla preside della facolta' di lingua e cultura italiana della Stranieri Paola Bianchi De Vecchi. Presenti anche il sindaco di Assisi Claudio Ricci e il senatore umbro del Pdl Franco Asciutti.
Il corso si svolgera' presso le sedi di Santa Maria degli Angeli utilizzate finora per quello in economia del turismo, che e' stato pero' soppresso. Sara' il Comune di Assisi - e' stato spiegato - a farsi carico dei costi gestionali e di manutenzione delle strutture. ''Il vecchio corso in economia del turismo - ha detto Ricci -, nato 17 anni fa, era diventato un modello ma le nuove normative hanno imposto una svolta. Il carattere internazionale non e' solo la soluzione tecnica che ha consentito di mantenere un corso, ma anche un ampliamento degli orizzonti didattici, che puo' ispirarsi anche a un concetto di turismo come passaporto di pace e dialogo tra i popoli. Ora si tratta di far crescere questa esperienza e la speranza e' che i privati sappiano interpretarne le potenzialita' in termini di sviluppo economico regionale''.
E' gia' in cantiere anche il progetto di un master dedicato all'internazionalizzazione dell'offerta turistica e della promozione del territorio, sempre in collaborazione tra i due atenei perugini e il comune di Assisi. Una collaborazione, ha puntualizzato Ricci, ''favorita dall'impegno del senatore Asciutti''. Proprio Asciutti ha ricordato l'iter che ha condotto all'attivazione del nuovo corso, ispirato da una norma della riforma del sistema universitario gia' passata in Senato, che contempla ''la possibilita' di unificare le energie in vista della sostenibilita' economica''.
La volonta' di mantenere un corso ad Assisi, sia pure con un'inedita vocazione internazionale, e' stata ricondotta - e' stato spiegato - al successo di quello precedente, che contava su ''un alto numero di matricole, circa cento l'anno'', capaci di assicurare nell'assisano, nel quinquennio, la presenza di circa ''700 studenti'', con ricadute positive in termini di ''promozione della cultura e dell'identita' locali'' e di ''indotto economico''. Al momento, sono ''cinquanta gli studenti che hanno manifestato interesse per l'iscrizione''.
Soddisfazione per un'iniziativa ''frutto di un lavoro duro e impegnativo e di costante interlocuzione tra le istituzioni coinvolte'' e' stata espressa dal rettore Bistoni, che ha invitato tuttavia alla ''prudenza''. ''Non e' il caso di usare toni celebrativi - ha avvertito -, la riforma in via di approvazione imporra' una profonda revisione dell'offerta formativa e una grande cautela sulle future proposte''.
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