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“La Giunta regionale non può essere chiamata ad esprimersi su questioni che non attengono al suo ruolo e funzione, come nel caso specifico sull’assenza dei Commissari della Merloni Spa all’incontro convocato stamani con la seconda Commissione del Consiglio regionale”. Così replica l’assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, alle affermazioni della consigliera regionale dell’UDC, Sandra Monacelli. “I commissari, prosegue Rossi – avranno avuto i loro motivi per non confermare la presenza di oggi in Commissione. Trattandosi di organi di emanazione ministeriale è del tutto evidente che la vicenda esula dalle nostre competenze e quindi non spetta a noi intervenire. E’ dunque fuori luogo e pretestuoso sollecitare su questo argomento un intervento dell’esecutivo”. Relativamente alla proposta di Tavolo tecnico sulla Merloni, Rossi ricorda alla esponente dell’UDC che “questo organismo di confronto è stato costituito e si riunirà anche domani in assessorato. Non abbiamo mai smesso di lavorare per risolvere le complesse problematiche della Merloni, anche se non sempre come in questo caso – ha sottolineato Rossi, ne diamo conto pubblicamente. Per questo rigetto con forza l’accusa di ‘rassegnato immobilismo’ rivoltaci da Monacelli, che al contrario dovrebbe avere ben chiaro tutto il percorso di impegni e di costante attenzione che la Giunta regionale ha sin dall’inizio mantenuto sulla vicenda. Così come rigetto – ha aggiunto Rossi – il raffronto con altre Regioni a cui Monacelli attribuisce un maggiore dinamismo rispetto all’Umbria. E’ infatti noto a tutti che esiste un Tavolo interregionale dove ciascuno dei soggetti presenti, istituzioni, parti sociali, sindacati etc, partecipa con eguale impegno e serietà e con l’unico intento di individuare soluzioni valide al rilancio dei siti produttivi ed al mantenimento dell’occupazione”. Sul frazionamento dell’azienda venduta a “spezzatino” Rossi ricorda che la scelta è stata operata dai Commissari straordinari dopo aver tentato tutte le altre strade possibili e l’emanazione di bandi che hanno avuto esito negativo. Anche questa accusa quindi è – per Rossi – “pretestuosa e infondata”. “Sarei ben felice – ha concluso l’assessore - di poter intervenire in Consiglio regionale per fare il quadro complessivo e completo della vertenza Merloni e dei risultati finora conseguiti. Ma non ho colpa se, nonostante le due interrogazioni presentate sulla vicenda dalla Consigliera Monacelli, queste non sono state inserite all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio, in ciò forse evidenziando una mancanza di autorevolezza da parte dell’esponente dell’opposizione”. L'ATTACCO DELLA MONACELLI: La portavoce dell’opposizione Udc a Palazzo Cesaroni, Sandra Monacelli, aveva definito in mattinata “equivoca e imbarazzante” l’assenza dei commissari della Merloni spa al confronto fissato stamani con la seconda Commissione. Monacelli invita inoltre l’Esecutivo regionale ad affrontare la questione con “dinamismo e concretezza”. La portavoce Udc si attende una risposta dall'assessore alle attività produttive, che “sino ad oggi ha evitato di confrontarsi sul problema specifico e, più in generale, di dare risposta alla domanda se ritenga tuttora strategica la produzione del ‘bianco’ per lo stabilimento di Colle di Nocera Umbra e se ravvisi potenzialità per inserirsi in tale mercato”. Monacelli propone quindi un “tavolo tecnico il cui obiettivo è “intercettare imprenditori, risorse ed opportunità per elaborare un proprio progetto che crei sinergia tra i singoli e ricerchi contatti ed approcci con soggetti finanziatori”. “La clamorosa assenza dei commissari della Merloni spa invitati dal presidente Gianfranco Chiacchieroni, all'audizione in II Commissione per stamattina, presenza confermata fino a venerdì, poi misteriosamente disdetta da un fax dell'ultimo minuto, determina quanto meno una circostanza equivoca ed imbarazzante”. L’esponente dell’Udc sulla “delicata e complessa” vertenza Merloni invita l’Esecutivo regionale a “manifestare, al contrario di quanto fa adesso, un forte ed irrinunciabile dinamismo per un lavoro propositivo e costante verso un tavolo tecnico. L’obiettivo – spiega Monacelli - è intercettare imprenditori, risorse ed opportunità per elaborare un proprio progetto che crei sinergia tra i singoli e ricerchi contatti ed approcci con soggetti finanziatori, nell'ottica di salvaguardare tutti i lavoratori, o per lo meno il maggior numero possibile di essi, unitamente al tessuto economico del territorio. Invece – sottolinea - la strategia tracciata dalla Regione Umbria nell'approccio alla gestione di questa grande crisi aziendale, tra le più pesanti a livello nazionale, appare del tutto inadeguata”. L’esponente dell’Udc denuncia sulla vicenda Merloni “il perdurare di un rassegnato immobilismo” che sta generando una forte preoccupazione per la sopravvivenza dell'azienda e, in particolare, dello stabilimento umbro. “Parecchi mesi infatti – spiega Monacelli -, sono già trascorsi dalla firma dell'Accordo di Programma tra le Istituzioni umbro-marchigiane e il Ministero per lo Sviluppo Economico, senza che nel frattempo si siano concretizzate soluzioni valide, in grado di assicurare processi di ripresa per l'azienda e per il sito di Colle. E la ricerca di soluzioni per salvaguardare la potenzialità economica dell'azienda passa necessariamente attraverso un forte impegno da parte delle Istituzioni regionali. Invece – sostiene - si attende passivamente che qualcuno di buone intenzioni si faccia avanti, invece di elaborare un progetto e ricercare utili sinergie, e questa inerzia cozza colpevolmente con il dinamismo dimostrato dalle altre regioni coinvolte”. A giudizio del consigliere Monacelli, la “drammatica” situazione di tante famiglie rende “improcrastinabile” una risposta da parte dell'amministrazione regionale. In particolare, la portavoce Udc si attende una risposta “dall'assessore allo sviluppo economico e attività produttive, che accuratamente, sino ad oggi – afferma -, ha evitato di confrontarsi sul problema specifico e, più in generale, di dare risposta alla domanda se ritenga tuttora strategica la produzione del ‘bianco’ per lo stabilimento di Colle di Nocera Umbra e se ravvisi potenzialità per inserirsi in tale mercato, anche se non nella stessa misura del passato. Arrivati a questo punto – dice Monacelli -, qualsiasi risposta, perfino la più cruda, è preferibile al silenzio”. Sandra Monacelli evidenzia “il silenzio assordante” in cui sta avvenendo un approccio “a spezzatino” nei riguardi dell'azienda: “Smembrata e svenduta in più parti, che prefigura l'incubo della definitiva perdita di posti di lavoro e di potenzialità industriale per un territorio già provato da una crisi pesante che sta producendo effetti devastanti in termini occupazionali ed economici. E visto il mancato tentativo di indicare altre strategie da parte della Regione Umbria, che a mio avviso si sarebbero dovute percorrere in via primaria, al di là di ogni ragionevole dubbio, credo si possa dedurre – afferma l’esponente Udc - che la ricetta dello ‘spezzatino... in bianco’ sia stata da subito la prima scelta dell'assessore allo sviluppo economico. Se così non fosse – aggiunge Monacelli -, sarebbe gradita una smentita ufficiale, una rassicurazione di buon senso e, perché no, anche qualcosa di chiaro sulle prospettive per il manifatturiero nel nostro territorio e sugli impegni prioritari che saranno soddisfatti con i soldi della vendita a pezzi della Merloni. Una risposta – conclude – l’assessore dovrebbe darla se non a noi, almeno a quelle famiglie stanche di attendere ancora e sfiduciate verso il proprio futuro!”. Condividi