M.C.
“Le critiche ci stanno, quando fai parte di una società blasonata e ambiziosa come il Perugia è normale, io non mi preoccupo, anzi ben vengano se servono a migliorare…" La dichiarazione di Alvaro Arcipreti, rilasciata alla stampa dopo la gara col Gruop Castello, vinta dal Grifo, ma in modo non netto, come invece un po' tutti avrebbero voluto, lascerebbe intendere che molto di quello che è stato scritto o detto in questi giorni un po' da tutti, giornali, web e siti dei tifosi, non abbia lasciato indifferenti né la società, né lo stesso DS, ma anzi sia stato preso in seria considerazione.
Criticare in "modo costruttivo", commentare scelte societarie, suggerire mosse di mercato o cambiamenti tattici è un po' lo sport di tutti noi. Difficile trovare chi non abbia una sua soluzione ai mali della propria squadra del cuore, o che non ritenga necessario un acquisto per sanare qualche problema mostrato nel gioco o in qualche reparto. E dopo i risultati un po' deludenti la cosa si è ripetuta puntualmente, come è logico e naturale aspettarsi in qualunque piazza, in particolare in una come Perugia, giustamente ambiziosa, desiderosa di risalire al più presto e che trova difficoltà a dimenticare il gusto sopraffino di certe giocate, pur se la tavola alla quale siede non è più a cinque stelle.
Qualche miglioramento, ieri, si è visto. La difesa non ha commesso il solito strafalcione, mantenendo la porta involata (anche se un arbitro più fiscale avrebbe potuto punire l'intervento di Cacioli in area), il centrocampo è apparso più dinamico e sicuro nelle giocate sugli esterni, mentre stavolta qualche impaccio lo ha mostrato l'attacco, secondo quanto si evince dalle cronache e dai commenti degli addetti ai lavori. Un
po' troppa melina e tic e toc, attuati dalla squadra per evitare il peggio, ha irritato il pubblico di casa e forse anche qualche tifoso biancorosso, che al gol mangiato da Corallo, ha temuto il ripetersi di un film già visto.
Ci sarà da lavorare, questo è certo, ma ripartiamo da tre punti buoni. "Tre punti … Benedetti", come hanno titolato alcuni quotidiani oggi. Un po' troppo banale e scontato, ma speriamo benaugurate per il futuro.
Un saluto.
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