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La Sagra musicale umbra si era aperta con una ''incompiuta'', la Nona Sinfonia di Bruckner, e con una ''Incompiuta'', la sinfonia in si minore di Schubert, si chiuderà domani sera al teatro Morlacchi di Perugia. Nel concerto conclusivo sono in programma anche il Requiem in do minore di Cherubini, musicista riproposto più volte durante questa 65esima edizione, ed il delicato ed elegiaco Requiem fur Mignon di Schumann, tratto da pagine di Goethe. Sul palco, la Hofkapelle e il Kammerchor di Stoccarda diretti dal loro fondatore, Frieder Bernius. La Hokapelle è di formazione più recente (2006), ed il suo progetto è di dedicarsi soprattutto al repertorio del diciannovesimo secolo utilizzando strumenti originali. Il coro risale invece al 1968 ed è una delle formazioni vocali di eccellenza a livello europeo. Le tre composizioni in programma, pur nella loro diversità, ben si prestano a suggellare il senso che il direttore artistico della Sagra, Alberto Batisti, ha voluto dare al festival: un percorso (nove giorni in nove comuni dell'Umbria) lungo i ''pellegrinaggi dell'anima'', un itinerario spirituale ed artistico nel quale coniugare capolavori musicali, in alcuni casi inediti o poco frequentati, con le suggestioni artistiche e del paesaggio. La Sagra presenterà domani pomeriggio un altro concerto, nella Cattedrale di Orvieto. Il coro Grex Vocalis di Oslo diretto da Karl Hogset, eseguirà pagine di Palestrina, Taverner, Mendelssohn, Grieg. Condividi