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ROMA - Alla vigilia delle elezioni politiche, i talebani alzano il tiro sui militari e su candidati e scrutatori ai seggi. La Nato conta, tra le vittime, un soldato italiano. Si tratta del tenente Alessandro Romani, del IX Reggimento d'assalto 'Col Moschin', rimasto ferito alla spalla. Inizialmente era stato riferito che le sue condizioni non erano gravi, ma il proiettile e' penetrato nel torace e ha raggiunto organi vitali. Un altro soldato italiano e' rimasto ferito nella stessa operazione in cui Romani ha perso la vita. I due incursori cercavano di catturare quattro miliziani avvistati da un velivolo senza pilota dell'Aeronautica militare mentre posizionavano un ordigno lungo la strada che collega Farah a Delaram. Resta altissima la tensione nel Paese, dove domani si vota per l'elezione della Wolesi Jirga, la potente 'camera bassa' del Parlamento: piu' di 2.400 candidati in lizza per 249 scranni che avranno un'enorme influenza politica (un'assise in grado di censurare le decisioni dello stesso presidente Hamid Karzai). Si temono brogli, in un sistema paralizzato da uno storico clientelismo e da una corruzione che permea le istituzioni. L'Onu - ha spiegato all'Agi il rappresentante di Ban Ki-Moon nel Paese, Staffan de Mistura - e' "determinata" a impedire che nelle elezioni si ripetano le frodi che segnarono il voto presidenziale dello scorso anno. In Afghanistan si teme anche un'escalation di attentati, dopo che i talebani hanno fatto un appello a boicottare il voto e minacciato a piu' riprese di mettere a ferro e fuoco il Paese. C'e stata un'ondata di rapimenti e violenze, che si sono susseguiti dall'uno all'altro capo del Paese, con l'unica eccezione di Kabul, sottoposta al coprifuoco. Tra le persone rapite dai talebani, anche due candidati. E si teme che il peggio debba ancora venire. Hamid Karzai ha invitato tutti gli afghani, compresi i militanti talebani, a votare, ma ha ammesso che alcune "irregolarita'" saranno inevitabili. "Speriamo che tutto il nostro popolo in ogni angolo del Paese, in ogni citta' e in ogni provincia, si rechera' ai seggi per votare i propri candidati preferiti per guidare con il voto il Paese verso un'ulteriore stabilita'", ha affermato il presidente afghano. "Nelle attuali circostanze -ha riconosciuto- ci dobbiamo aspettare che ci saranno delle irregolarita', ci saranno problemi e anche accuse". Negli ultimi giorni si sono susseguiti gli appelli e le denunce di organizzazioni come Amnesty International o Human Rights Watch, concordi nel dire che il Paese ancora non e' pronto per le elezioni elezioni. Le ragioni sono sempre le stesse: mancanza totale di sicurezza e incertezza assoluta dei meccanismi elettorali. Oggi sono state sequestrate migliaia di schede false e di badge contraffatti per osservatori elettorali. Condividi