Secondo un'indagine dell'Adoc quest'anno solo il 35% degli umbri è andato in vacanza, anche a causa dei rincari, per spostamenti e alloggio, per un totale di 105 euro. ''Gli aumenti estivi - dice una nota dell'associazione dei consumatori - nel settore trasporti, come confermato anche dall'Istat, e nel settore alberghiero si sono tradotti in un rincaro per le spese della vacanza di 105 euro a famiglia un biglietto aereo in media è costato il 18% in più della scorsa estate, un viaggio in treno il 13% in più, prendere l'auto ha comportato un esborso maggiore di oltre 20 euro per due pieni. In rialzo del 4,3% anche per i pacchetti vacanza tutto compreso, mentre l'alloggio in un albergo a mezza pensione per una settimana è costato l'1,2% in più. I rincari hanno costretto circa il 65% degli umbri a trascorrere le loro vacanze a casa, mentre chi è andato in vacanza ha optato per viaggi brevi e economici. Il carovita ha costretto a ridurre drasticamente i propri giorni di ferie per potersi permettere una vacanza dignitosa e a risparmiare sul superfluo. Un vero e proprio regalo non gradito per la maggior parte dei consumatori nostrani e un duro colpo al turismo, sempre più in crisi'', conclude Adoc Umbria.
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