PERUGIA - Il consigliere regionale Sandra Monacelli (Udc) sollecita ''urgenti provvedimenti per affrontare la situazione di crisi dell'azienda Merloni e garantire il mantenimento produttivo del sito umbro, salvaguardando sia i livelli occupazionali che l'economia del territorio interessato''.
In un'interrogazione, Monacelli sottolinea ''le incertezze occupazionali che da lungo tempo vivono i 1.050 operai umbri della 'Antonio Merloni', che stanno determinando una situazione di sempre maggiore gravita' per lo stato delle loro famiglie e per i risvolti economici e sociali di un intero territorio''.
L'esponente Udc ricorda poi che nei mesi scorsi il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ''aveva dato buone speranze sulla possibilita' che la multinazionale cinese Machi Group potesse acquistare la Merloni, viste le ricerche da parte della stessa di un partner commerciale nelle Marche con cui costruire un progetto industriale, volto ad affrontare il percorso dell'acquisizione dell'azienda marchigiana di elettrodomestici, ma la trattativa d'acquisto non ha pero' portato ai risultati sperati, venendo meno da parte della holding cinese l'interesse rispetto sia all'attivita' che agli stabilimenti produttivi dell'azienda''.
''Inoltre - aggiunge la presidente dell'Udc in Regione - la Tecnogas, azienda emiliana del gruppo Merloni, ha ricevuto recentemente un'offerta concreta da parte di un gruppo iraniano ma, a differenza del dinamismo manifestato da altre regioni, caratterizzato dalla ricerca di investitori e manager da coordinare per costruire progetti sostenibili e credibili, la Regione Umbria appare inerte e, ad oggi, non sembrano esserci segnali di attenzione verso lo stabilimento umbro''.
''La ritardata nomina del ministro dello Sviluppo economico - aggiunge - e' un fattore che indubbiamente sta condizionando vicende di questo tipo, determinando un'insopportabile situazione di blocco in un momento in cui sarebbe invece necessaria e doverosa una rapida azione di rilancio, ma la strategia tracciata dalla Regione Umbria nell'approccio alla gestione di questa grande crisi aziendale, tra le piu' pesanti a livello nazionale, appare - secondo Monacelli - del tutto inadeguata, tant'e' che sembra attendere passivamente che qualcuno di buone intenzioni si faccia avanti, invece di elaborare un progetto e ricercare utili sinergie''.
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