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“Sostegno ai gruppi di acquisto solidale (Gas), incentivi alla filiera corta e sviluppo della produzione di qualità, attraverso la concessione di contributi economici e incentivi ai gestori dei servizi di ristorazione collettiva pubblica”. Sono queste le finalità della proposta di legge, “prima in Italia”: “Norme per il sostegno dei gruppi di acquisto solidale (Gas) e per la promozione dei prodotti alimentari da filiera corta e di qualità” firmata dai consiglieri regionali dell’Idv, Oliviero Dottorini e Paolo Brutti e che ha visto iniziare oggi il suo iter in seconda Commissione. Ai lavori ha partecipato, in audizione, l’assessore regionale, Fernanda Cecchini che ha sottolineato la sua condivisione per “l’impostazione e lo spirito della legge perché persegue – ha detto - importanti obiettivi quali: la possibilità di migliorare il reddito dei nostri imprenditori agricoli, soprattutto dei più piccoli, cosa possibile con l’accorciamento della filiera; creare punti di acquisto e di riferimento per il consumatore. Nelle prossime settimane – fa sapere l’assessore – verranno pubblicati bandi per dare sostegno ai mercati ‘chilometro zero’, i farmer’s markets, mercati cioè che mettono in piazza i nostri prodotti tipici. Questo tipo di agricoltura, – ha aggiunto Cecchini – è importante anche per la difesa del territorio, perché, di solito, chi produce prodotti per l’agroalimentare, prodotti tipici o di qualità, non lo fa in grandi estensioni cioè in zone vocate a colture intensive, ma in aree marginali”. Questa proposta di legge, in sintesi, si propone di riconoscere e valorizzare il consumo critico, consapevole e responsabile, come strumento di promozione della salute e del benessere, incentivando i produttori locali e la diffusione dei loro prodotti di qualità. Per favorire la creazione dei Gas, che con una specifica veste giuridica, ma senza scopi di lucro, organizzano acquisti collettivi e la relativa distribuzione, è previsto un incentivo iniziale a fondo perduto di 5mila euro. Tre le tipologie di prodotti da acquistare e distribuire tramite i Gas: quelli della 'filiera corta', destinati a passare prevalentemente dal produttore al consumatore; quelli a cosiddetto 'chilometro zero', prodotti all’interno del territorio regionale o comunque a una distanza non superiore a 40 chilometri; i prodotti agricoli 'di qualità' provenienti da coltivazioni biologiche, o le produzioni tipiche e tradizionali a denominazione protetta. La Regione dovrà impegnarsi a sostenere le tre tipologie utilizzandole nella misura non inferiore al 50 per cento nell'ambito della ristorazione collettiva organizzata dagli enti pubblici; ma anche con la promozione di incontri tematici sul consumo sostenibile, con uno spazio dedicato sul portale web della Regione, con incentivi sostenendo l'avvio di mercati o comunque punti vendita riservati agli imprenditori agricoli locali e di qualità per la vendita diretta, i cosiddetti farmer's markets. La legge prevede uno stanziamento di 70mila euro per il 2010. Per l’approfondimento del testo legislativo, per eventuali correzioni e/o emendamenti, la Commissione si è riservata circa un mese di tempo nel quale verranno anche calendarizzate audizioni specifiche con le associazioni di categoria e soggetti interessati. Raffaele Nevi (PdL): “D’accordo sui principi e sulle finalità della legge anche se quest’ultime ci sembrano un po’ eccessive vista l’esiguità delle risorse a disposizione. Bene accorciare la filiera, elevare la qualità dei nostri prodotti, far recuperare reddito agli agricoltori, ma attraverso strumenti derivanti dal Piano di sviluppo rurale. Sono necessari strumenti concreti che garantiscano alle imprese competitività e abbassamento dei costi di produzione e accorciamento della filiera. Rimaniamo perplessi per quanto riguarda l’erogazione delle risorse per le spese di funzionamento dei Gas. La produzione agricola ha bisogno di innovazione per garantire maggiore occupazione, magari di giovani che ritornano ad occuparsi di questo settore”. Per Luca Barberini (PD), si tratta “di una iniziativa legislativa pregevole, che permette la collocazione dei nostri prodotti agricoli nello stesso luogo di produzione. Questo è un importante incentivo alla produzione locale, a quella di qualità. Va comunque valutato attentamente il contesto normativo, il rispetto di norme costituzionali e l’efficacia stessa della normativa. Le audizioni programmate ci aiuteranno a capire come il mondo agricolo e produttivo può rispondere a questa proposta e a valutare anche la possibilità di utilizzo dei gruppi di acquisto, di come possono essere strutturati e costruiti nel nostro territorio e nelle nostre città”. Condividi