PERUGIA – Il monitoraggio dei cervidi (daino e capriolo) condotto con la tecnica dei punti di avvistamento verrà integrato con sistemi di verifica dei conteggi in battuta (senza cani); il consolidamento del lavoro avviato dalla Provincia di Perugia di perseguire un maggior equilibrio tra le varie forme di caccia con una particolare attenzione alla salvaguardia dell’integrità della popolazione dei selvatici attraverso un prelievo sempre più compatibile con gli equilibri naturali; il riconoscimento del ruolo del cacciatore quale soggetto di supporto per il monitoraggio del territorio in maniera sempre più consapevole dell’importanza di un prelievo sostenibile, verso una caccia non predatoria, ma di gestione.
Questi i tre punti importanti emersi nel corso dell’iniziativa promossa dalla Provincia di Perugia, Servizio Gestione Faunistica e Protezione Ambientale, e titolata Weidmanns’heil! “Salve uomo del bosco”, che ha visto insieme, nella cornice di Villa Fidelia di Spello, cacciatori, esperti e appassionati. Una tre giorni che ha assunto la forma di un importante meeting che ha visto l’esposizione di trofei di caccia, da parte dei cacciatori stessi, come testimonianza di un cammino che sta diventando realtà nella provincia di Perugia: la gestione unitaria ed organica dell’attività venatoria che trova nella caccia di selezione al daino e capriolo (in Umbria) il suo punto di forza in quanto evoluzione positiva, quest’ultima, di varie forme di caccia con modalità tecnicamente corrette e compatibile con l’ambiente, rispettosa degli equilibri della struttura delle popolazioni dei selvatici e che ne garantisce la salvaguardia della strutturazione. 10 anni di caccia di selezione hanno visto, come è emerso anche dal convegno nazionale, un prelievo equilibrato pur con un numero di cacciatori in forte aumento (da 22 al 1100) e con un aumento continuo sia delle densità di popolazione che dei territori in continua espansione.
L’iniziativa di Villa Fidelia ha visto convergere in perfetta sintonia varie figure quali la Provincia, la Regione, gli ATC, le associazioni venatorie e i cacciatori stessi tant’è che la manifestazione diveNterà annuale per fare il punto su questo tipo di caccia.
“Questa iniziativa fortemente voluta dalla Provincia di Perugia e realizzata in collaborazione con gli A.T.C. – ha affermato il Presidente Marco Vinicio Guasticchi – è il segnale di una sempre maggiore qualificazione dell’attività venatoria nel nostro territorio che vede il suo futuro anche nella caccia di selezione. La mostra è infatti un importante punto di arrivo per ‘progettare’ al meglio le nuove stagioni venatorie. Al fine di valorizzare un percorso che da circa dieci anni ha visto arrivare ad oltre mille il numero delle persone formate con appositi corsi e coinvolte in questa forma di prelievo programmato sostenibile, la Provincia di Perugia, in sinergia con gli ATC, le Associazioni venatorie e le strutture operanti nel settore, ha voluto organizzare questa manifestazione quale punto di riferimento per tutti coloro che praticano la caccia. Il tutto, nell’ottica del superamento di ogni divisione, poiché esiste solo un unico mondo venatorio”.
Nell’esposizione, hanno fatto da cornice ai trofei di caccia anche i dipinti della pittrice umbra Barbara Novelli; una quindicina di opere che ritraggono in maniera esemplare gli animali del bosco.
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