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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Legambiente pervenuta alla nostra redazione. Dopo aver presentato le osservazioni contro il progetto che prevede la realizzazione di due centraline idroelettriche, ciascuna da 210 Kw di potenza nel comune di Ferentillo e distanti una dall’altra poco più di 1 km, ora Legambiente Umbria diffida Regione e Provincia di Terni ad accogliere le richieste di realizzazione dei due progetti e di altri che dovessero essere presentati. I due progetti rientrano nel Piano di utilizzazione idroelettrica delle acque superficiali della Provincia di Terni” approvato dalla Provincia di Terni nel novembre del 2008 che prevede complessivamente l’individuazione di 14 siti idonei alla utilizzazione idroelettrica sui fiumi Nera, Paglia e Naia. Quelli di Ferentillo sono i primi due progetti ad essere stati presentati in regione. “La realizzazione delle due centraline idroelettriche – si legge dai documenti di Legambiente Umbria - è incompatibile con il Piano del Parco del Nera, con la Rete Natura 2000 della Regione Umbria e anche con il PTCP della Provincia di Terni e rischia di compromettere irreversibilmente l'intero ecosistema fluviale e gli effetti negativi della loro realizzazione si andrebbero a sommare a quelli già causati dagli stabilimenti per la troticoltura già realizzati lungo l'asta fluviale, all’uso idroelettrico già in atto e alle captazioni di una parte delle sorgenti ad uso irriguo e per approvvigionamento idrico di tipo civile sempre in atto”. Secondo Legambiente Umbria poi ci sono problemi anche per come la Provincia di Terni ha approvato il Piano di utilizzazione idroelettrica delle acque superficiali della Provincia di Terni: senza attente procedure di verifica, senza tenere minimamente conto dei vincoli ambientali e territoriali vigenti e senza aver provveduto ad avviare la procedura di VAS per la attivazione del Piano. “La procedura individuata da Provincia e Regione secondo noi è altamente scorretta – dichiara Alessandra Paciotto, Presidente di Legambiente Umbria - tanto che ha fatto sì che siano stati presentati progetti, come quelli delle centraline di Ferentillo, che non sarebbero stati presi in considerazione se si fosse effettuato l’iter procedurale corretto dal momento che questi insistono in aree di elevato pregio ambientale tutelati dalle Direttive europee e all’interno di un Parco Regionale”. Condividi