di A.Ca.
“Rimbocchiamoci le maniche” e indica le linee per costruire le alleanze fra le forze del centrosinistra. Berlusconi richiama Hitler Casini: ci hanno offerto di tutto. Bossi: non si vota ma..
TORINO - Evidentemente a Pierluigi Bersani hanno fatto bene le polemiche di questi giorni, con interviste di esponenti del Pd che, manco a dirlo,invece di giocare “a palla nel campo avverso-lo dice il segretario dei Democratici-buttano la palla nel proprio campo. Ultima trovata di un gruppo di giovanotti e giovanotte in cerca di incarichi, sempre e comunque aveva criticato la scelta di concludere la Festa di Torino con un comizio. I giovanotti avevano trovato appoggio in qualche dirigente di area veltroniana, Fioroni, area cattolica, per intenderci. Era stato ricordato che Veltroni aveva preferito farsi intervistare e che Franceschini era andato a passeggio incontrando gli “ standisti”, i volontari che avevano garantito lo svolgimento della Festa. Bersani è un nostalgico,il comizio, una cosa di altrti tempi, guardiamo avanti.
Ebbene nella giornata in cui hanno tenuto comizi Casini, Festa dell’Udc, Bossi, Festa della Lega, Berlusconi, discorso-barzelletta alla festa della associazione dei giovani che fa capo al ministro Giorgia Meloni, ex An, ex finiana , ora supporter a tutto tondo del cavaliere, Pierluigi Bersani ha messo puntini sulle i. Bossi si è limitato a un farfugliare sulle elezioni che non si fanno ma non è detto e i suoi uomini di fiducia hanno fatto presente che se Berlusconi non ha una maggioranza di 316 deputati è la crisi. Un invito insomma a comprare onorevoli, si fa per dire, a più non posso. Casini ha detto una cosa chiara fra molte cifrate: “ Ci hanno offerto di tutto perché votassimo per il governo. La nostra risposta è che Berlusconi venga in Parlamento e si dimetta”.
Il leader del Pd, di fatto, candidato premier
Bersani ha parlato più di un’ora di fronte a una grande platea. Ha ripetuto il successo delle primarie, quando fu eletto da milioni di elettori, gli applausi che ha raccolto non si contano. Il taglio del discorso, i contenuti, fuori dal chiacchiericcio politichese, guardando ai problemi reali, il tono con cui si è rivolto a possibili alleati ed agli avversari non lascia dubbi: il candidato del Pd ad eventuali primarie, a prescindere dallo statuto, è lui. Certo non lo ha detto apertamente ma molti sono i passaggi in cui ha parlato a nuora perché suocera intenda. Bersani ha indicato una prospettiva per le forze di opposizione, molto chiare e netta. Il Pd ha un progetto, lo vuole discutere con le forze di centrosinistra, un progetto di governo perché il Pd “ è un partito di governo che si trova momentaneamente all’opposizione”. Le alleanze si costruiscono a partire dalle linee indicate nel progetto un progetto ambizioso per “ un grande risveglio italiano.” E’ quello che ha chiamato il Nuovo Ulivo, un patto fra le forze di centrosinistra,sul quale si è intrattenuto “ per chi non avesse capito che non si tratta di ripetere l’esperienza dell’Unione con decisioni che si prendevano la sera e non erano più valide la mattina”. Nuovo Ulivo non significa solo forze politiche ma tutto ciò che si muove nella società reale. “ Deve risuonare ancora- ha detto-una canzone popolare”. “ Noi- ha proseguito- siamo un grande partito popolare, la riorganizzazione del centrosinistra di governo parte dalla centralità dell’Europa dove noi collaboriamo con tutte le forze progressiste”. Nuovo Ulivo-ha precisato- che collabora con tutti coloro che difendono la Costituzione ed accettano le regole del gioco. “ Questo significa – ha detto- l’Alleanza per la democrazia che proponiamo alle forze che sono in Parlamento e a quelle che ne sono fuori”.
La nostra opposizione ogni giorno,ogni ora
Da qui la proposta: Berlusconi venga in Parlamento, la crisi la si deve affrontare in Parlamento, la maggioranza non c’è più. Occorre un governo che in breve termine porti a soluzione la riforma elettorale dando di nuovo ruolo agli elettori e guardi ad un bipolarismo ragionevole. Durissimo nei confronti di Berlusconi, della Lega e della maggioranza annuncia una “ opposizione ad ogni ora, ogni giorno. Alla Lega e a Bossi ricorda che hanno parlato di Roma ladrona “ ma hanno tenuto il sacco ai quattro ladroni di Roma”. E poi la cricca,la legalità, la moralità, l’etica della politica, le leggi ad personam, gli attacchi ai magistrati la genuflessione nei confronti di Gheddafi usando anche un caserma dei carabinieri, un quadro dell’Italia “ scivola sempre più in basso con il governo attuale” E’ “ il risveglio degli italiani” che Bersani contrappone alla deriva di Berlusconi che ha “ rubato l’orizzonte”, che ha “spento un sogno”, che ci ha “ tolto il futuro”. Il segretario del Pd lancia il “progetto” che parte da una considerazione. “ L’Italia è un grande paese, dai mille luoghi, tutti identificabili, una nazione che trova difficoltà a farsi stato, comunità”. “ “ Siamo meglio di quello che ci succede- dice-non ci meritiamo quello che stiamo vicendom, occorre trovare la strada altrimenti ci allontaniamo sempre più dai paesi europei più importanti”. Le linee portanti del progetto si chiamano fraternità e onesta, solidarietà e civismo, “ idee sorelle” e gli obiettivi da raggiungere sono “ più lavoro, più equità, più crescita comune”.
La centralità del lavoro, la dignità delle persone
Il lavoro sarà il tema sul quale Bersani sviluppa il suo intervento, Lavoro inteso come dignità, diritti della persona, non solo come fonte di sostentamento. Parte da qui l’attacco alla politica economica del governo , all’ottimismo di Tremonti che non ha ragione di essere. Molte le proposte, dal fisco al welfare, chi più ha più paghi,l’innovazione, la ricerca, l’università, la scuola,l’accoglienza per i migranti, i diritti civili, le libertà della persona. A fronte della globalizzazione, intervenendo di fatto nelle polemiche seguite alla disdetta del contratto nazionale dei metalmeccanici ha affermato che il “fatto che si vendano meno auto che in Germania non si npuà attribuire ai tre operai della Fiat di Melfi” ed ha posto il problema di un nuovo pato sociale che affronti la questione della rappresentanza, della partecipazione dei lavoratori alle decisioni che vengono prese, regole da mettere per scritto in una legge, proposta simile a quella avanzata dalla Cgil e dalla Fiom.
Il cavaliere: Tutte mi vogliono sposare
In controluce leggiamo le barzellette raccontate da Berlusconi, le battute sulle donne che lo vogliono sposare perché “ sono simpatico”, “ ho un po’ di grana”, “ la leggenda dice che ci so fare”. Annuncia che governerà per tutti i tre anni, che i finiani voteranno tutto, che la maggioranza che lo sostiene è molto larga. Rivolto alla organizzatrice dell’incontro,la ministra Meloni, dice che tutti i giovani presenti sarebbero da abbracciare. “ Tu bacia i ragazzi, alle ragazze ci penso io”. Invita i giovani a cercarsi un lavoro all’estero, a trovare, le ragazze, “un fidanzato ricco”, ma ciò vale anche per i ragazzi, chiarisce non un fidanzato maschio, altrimenti domani su Repubblica scrivono che sono gay. Poi se la prende con i comunisti e l’Unione sovietica e finisce con una trucida barzelletta, volgare e offensiva. “Dopo un po’che Hitler è morto - racconta - i suoi sostenitori vengono a sapere che è ancora vivo. Lo vanno a cercare per convincerlo a tornare e lui risponde: Sì torno, ma ad una condizione. La prossima volta cattivi, «È così – ride-opo il comunismo abbiamo sistemato anche il nazismo». Davvero, come ha detto Bersani- occorre rimboccarci le maniche”.
Da dazebao.org
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