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PERUGIA - ''Far ripartire subito i lavori pubblici e privati e salvaguardare la qualita' dei servizi a favore dei cittadini di Perugia, snodo fondamentale del processo di sviluppo di tutta la Regione''. Ad affermarlo e' Mario Rossi, Presidente della Cna di Perugia. ''In una situazione congiunturale particolarmente critica come quella attuale, che purtroppo non accenna a finire, ''e' indispensabile nella nostra citta' - ha aggiunto - mettere in campo l'immediata cantierabilita' di tutti quegli investimenti e interventi di riqualificazione che sono strategici per lo sviluppo e per il rilancio del sistema economico locale''. Tra questi, oltre alla necessita' di riqualificazione delle aree industriali e del centro storico, da sempre considerate priorita' per la Cna, ci sono la riqualificazione dell'area di Monteluce, dell'ex mattatoio di Via Palermo e dell'ex tabacchificio di Ponte Valleceppi, interventi che dovrebbero essere realizzati in tempi brevi e consoni con i tempi difficili che le imprese stanno attraversando. ''Purtroppo su questo fronte - nota ancora Rossi - dobbiamo constatare che il mancato coordinamento tra i diversi livelli burocratico amministrativi nonche' gli interventi a gamba tesa di alcuni grandi fautori dell'ambiente e del bello stanno contribuendo in maniera determinante a rallentare, se non addirittura bloccare, alcune iniziative di investimento intraprese negli ultimi mesi''. Altre questioni, quelle dei servizi pubblici, in particolare modo la mobilita' e i trasporti pubblici. ''Anche noi riteniamo opportuno avviare un processo di riorganizzazione - ha detto Rossi - ma attraverso una attenta programmazione che coinvolga tutti gli enti cointeressati avendo come obbiettivo quello di garantire adeguate risposte e servizi alla domanda di mobilita' dei cittadini perugini e soprattutto degli studenti, degli anziani e di tutte le fasce sociali piu' deboli e svantaggiate. Per noi e' possibile coniugare la riduzione dei costi mantenendo elevata la qualita' dei servizi. In questo senso, oggi e' piu' che mai e' necessaria una forte collaborazione tra pubblico e privato per evitare di buttare via le positive esperienze di integrazione realizzate fino ad oggi, esperienze che devono essere ulteriormente valorizzate ed implementate''. Condividi