PERUGIA - Perugia si accinge a celebrare la ricorrenza del 14 settembre, 150/o anniversario della presa della citta' da parte dell'esercito Sardo guidato da Enrico Cialdini e Manfredo Fanti che condusse alla liberazione della citta' dallo Stato pontificio e alla sua unione al Piemonte, in vista della ormai imminente nascita dello Stato nazionale.
Uno dei primi eventi del 150/o anniversario dell'Unita' d'Italia e' stato detto nel corso della conferenza stampa nella quale oggi il sindaco Wladimiro Boccali ha illustrato le manifestazioni che l'Amministrazione Comunale ha organizzato, in collaborazione con il comando militare dell'esercito ''Umbria'' guidato dal generale Celeste Rossi. Presente anche Giuseppe Severini, rettore del Nobile collegio della Mercanzia.
''Abbiamo organizzato le manifestazioni - ha detto il sindaco - con l'idea di farne una festa di popolo, per testimoniare lo spirito unitario dei perugini, per celebrare un Paese coeso in un momento in cui l'Unita' sembra essere oggetto di discussione. Puo' sembrare paradossale che ancora oggi, dopo 150 anni, si debba lavorare per mantenere la coesione nazionale. Perugia e' una citta' che ha saputo superare le divisioni e guardare al futuro, ma non dimenticando la storia, e per questo abbiamo invitato il presidente Giorgio Napolitano per il prossimo 20 giugno''.
Un argomento, questo, ripreso da Severini, che - si legge in una note del Comune - ha anche ricordato come la liberazione di Perugia fosse stata un evento molto sentito dai cittadini, anche con la costituzione di un corpo di volontari in armi che in quel periodo opero' nell' Umbria meridionale e nel Lazio. Episodi che saranno ricordati in una lapide che verra' apposta in via Masi, sull' edificio che ospita la sede Rai.
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