Sono 12 i progetti di network di imprese presentati, che coinvolgono 72 piccole e medie imprese umbre industriali e artigiane, per partecipare al bando della Regione Umbria sul tema dell’internazionalizzazione. È il primo dato che emerge dopo la scadenza dei termini del bando per il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese umbre”, pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione il 17 marzo 2010 e scaduto il 30 luglio. Il bando, emanato dalla Regione nell’ambito dell’Accordo di Programma annuale con “Ice” (Istituto per il Commercio Estero) e Ministero dello Sviluppo Economico, prevede il finanziamento con risorse regionali di programmi integrati di internazionalizzazione finalizzati alla partecipazione con marchi comuni a fiere internazionali, l’apertura di “showroom” all’estero, lo studio e l’organizzazione di programmi di marketing integrati e specificamente indirizzati ai mercati internazionali, la realizzazione di progetti per l’”incoming” di operatori commerciali stranieri, l’utilizzo di nuove tecnologie per la comunicazione sul web.
“Il nostro obiettivo – ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – è quello di sostenere tutte quelle imprese, in particolare quelle di piccole dimensioni, che affrontano la sfida della globalizzazione guardando oltre la crisi e scommettendo sui nuovi mercati, oltre che su modalità innovative di integrazione per raggiungere quella massa critica necessaria a competere”.
“A queste imprese – ha proseguito la presidente - nonostante le note restrizioni finanziarie derivanti da una manovra finanziaria ingiusta che taglia senza scegliere, intendiamo offrire l’opportunità di intraprendere e continuare il percorso dell’internazionalizzazione che, come ci dimostrano i dati macroeconomici più recenti di Paesi come la Germania, è quello più efficace per rispondere alla crisi economica-finanziaria. La positiva attenzione delle imprese riservata al bando è la conferma della giusta direzione delle politiche industriali messe in campo dalla Regione e della volontà delle piccole e medie imprese di ripartire percorrendo anche strade del tutto nuove”.
“Un percorso che viene rafforzato e completato con l’integrazione delle politiche e delle risorse pubbliche praticata nell’ambito del Centro Estero dell’Umbria, promosso e finanziato dalla Regione con le Camere di Commercio di Perugia e Terni, secondo una logica di integrazione e razionalizzazione dell’intervento pubblico che rappresenta la risposta più adeguata alle esigenze del sistema produttivo – ha concluso la presidente - di investire sullo sviluppo, sulla crescita e sulla competitività verso i mercati internazionali”.
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