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di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti Altro che fuoriuscita dalla crisi! Come da tempo sosteniamo, purtroppo, è ancora ben lontana. A dimostrarlo giungono oggi le stime dell’OCSE, che confermano le nostre previsioni di una crescita del Prodotto Interno Lordo del nostro Paese prossima allo zero nel 2010. Nel terzo trimestre il Pil è cresciuto solo dello 0,3 e nel quarto si prevede un aumento, si fa per dire, dello 0,1. Del resto, come potrebbe essere diversamente? Basta guardare ai dati sull’andamento economico del Paese per rendersi conto che la situazione è ben diversa da quella che qualche mistificatore vorrebbe far credere e che l’allarme lanciato ripetutamente da Fedeconsumatori e Adusbef non è campato in aria. I consumi sono in calo, persino, e questo è gravissimo, nel settore alimentare; il potere di acquisto delle famiglie è in caduta verticale (-9,6% dal 2007); CIG e disoccupazione continuano ad aumentare (la prima potrà raggiungere, nel 2010, più di un miliardo di ore; il tasso di disoccupazione invece si aggira intorno a livelli impressionanti 8,5-8,6%). In aggiunta a ciò, ad abbattere ulteriormente la capacità di acquisto delle famiglie, continuano ad aumentare le spese dovute agli aumenti di prezzi e tariffe che, secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel 2010, comporteranno per le famiglie una stangata di ben 1118 Euro. Di fronte a questa situazione si rende assolutamente prioritaria un’azione determinata sul versante della domanda di mercato, attraverso la detassazione per le famiglie a reddito fisso (per almeno 1200 Euro annui). Inutile alimentare falsi ottimismi, se non ci si decide ad intervenire per incrementare il potere di acquisto e per rilanciare lo sviluppo del Paese, con investimenti nei settori chiave dell’economia, l’uscita dalla crisi si farà sempre più distante. Le possibili risorse per tali operazioni esistono, lo ribadiamo da tempo, e sono da ricercare nella battaglia all’evasione fiscale, in un riequilibrio della tassazione dei grandi patrimoni e delle rendite finanziarie. Condividi